Cultura, Grassi: “Un bando unico e triennale non è adeguato alle richieste di Firenze”

“Investire sui giovani e sui nuovi artisti, sulle associazioni culturali e sulle realtà del territorio vuol dire guardare avanti, puntare sul talento e la ricchezza creativo-intellettuale che abbiamo.

Bene, quindi un bando unico, ma non così. Non per 10mila euro di media per 50 progetti, i cui fondi per il 2015 devono peraltro ancora essere erogati. E alle altre 150 associazioni? Neppure un euro. Sicuramente potrebbero essere differenziati o quantomeno pesati diversamente i progetti che hanno una durata continuativa perchè si riferiscono alla gestione di una struttura o di uno spazio, da quelli di eventi come festival o cicli di iniziative, così come non dovrebbero essere messi sullo stesso piano chi ha fondi anche da altri enti pubblici, Stato o Regione che sia, con quelli che possono contare solo sulle risorse proprie”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze a sinistra, commenta la proposta comunale per la cultura fiorentina.n E spiega “Un bando triennale che non si aggiorna, e non permette nuove proposte. È cultura, non casta”.

Il consigliere dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio rilancia “Ci vuole un luogo attrezzato del Comune che sia un palcoscenico per chi non avrà fondi. Ci vuole, per il 2016, un bando aperto. Ma soprattutto ci vuole almeno un milione di euro da distribuire. Senza cultura, e senza arte, ogni arte, esiste ben poco”.