“Oggi con l'inchiesta pubblicata su ilsitodiFirenze.it, non si fa altro che confermare i sospetti sull'iter di assegnazione dell'ex ippodromo Le Mulina. Se davvero fosse così, la revoca della concessione alla società Pegaso Srl non potrà che essere solo un primo passo per far chiarezza e chiudere con il passato”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta l'inchiesta video pubblicata dal giornalista fiorentino.
“Ecco che gli intrecci tra politici, amministratori e tecnici, che emergono dal filmato, qualora fossero confermati, portano alla luce una situazione inaccettabile - incalza il consigliere - Chiediamo che gli amministratori diano spiegazioni alla Città e che il Comune annulli il bando in autotutela prima che si dia il via ad inutili contenziosi legali”.
“Non sarà stata ancora notificata la revoca della concessione per l'ex ippodromo delle Mulina – continua Grassi – ma questo è l'unico modo per iniziare ad azzerare del tutto gli interessi sull'immobile che sembrano aver poggiato su una rete di conflitti di interesse e connivenze ben radicate tra Comune, società private italiane e cinesi”. Il capogruppo dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio insiste proprio sul fatto che "da mesi tenevamo sotto controllo la situazione, con ripetute interrogazioni e mozioni che, purtroppo, hanno avuto risposte evasive e non chiare. Per questo oggi chiediamo non solo la revoca. Dopo che anche in conferenza dei capogruppo, è stata negata la relazione in Consiglio comunale da parte della giunta Nardella”.
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