"Circa 70 posti, con possibilità di reperirne ancora nei prossimi giorni, divisi tra i Comuni del territorio, per una permanenza che possa spingersi al massimo a fine marzo, con il cessare del freddo:
a condizione, come diciamo da tempo, che si abbandoni il principio, inattuabile, della non separazione degli occupanti". Così l'Assessore al welfare del Comune Sara Funaro ha sintetizzato l'esito del Cosp di ieri pomeriggio dedicato alla situazione dell'insediamento di circa 90 somali in uno stabile di proprietà dei gesuiti in via Spaventa a Firenze.
"Ci sono anche alcuni occupanti che hanno chiesto lo sblocco dei loro titoli di viaggio per raggiungere parenti in altri paesi europei - ha aggiunto Funaro - possiamo su questo fronte impegnarci per fare tutte le verifiche di fattibilità al riguardo". L'Assessore ha sottolineato che l'esito dell'incontro è, benchè delineato, "ancora interlocutorio: il piano è ancora in preparazione, e verrà definito meglio e completato nei prossimi giorni". A stretto giro di posta è arrivata la replica del Movimento Lotta per la Casa: "Il principio dell'indivisibilità della comunità somala era legato all'emergenza di un ricollocamento, dopo l'incendio, che non li facesse finire al freddo e in condizioni umane vergognose; adesso è superabile. Quello che serve sono proposte abitative concrete, incentrate su un periodo più lungo di 2/3 mesi. Ma nessuno si è ancora degnato di presentarci ufficialmente un piano, di venire qua". Così, al termine dell'assemblea nello stabile occupato di via Spaventa, il portavoce del Movimento di Lotta per la casa Lorenzo Bargellini. "A ormai molti giorni dall'incendio del capannone a Sesto in cui ha perso la vita Ali Muse, nessuno si è ancora fatto vivo per illustrare a questi somali delle soluzioni realistiche, serie, al loro problema abitativo", ha aggiunto Bargellini. Che rileva poi come "il sistema dell'accoglienza, lo dimostra anche questo caso, è fallito: il Comune non ci parla, non riceve più delegazioni di sfrattati, discute solo col Prefetto e usa solo il pugno dell'ordine pubblico per affrontare situazioni esplosive come l'emergenza casa che necessità sempre più urgentemente di risposte sociali, e non di manganellate della polizia". Quanto alla manifestazione annunciata per sabato prossimo, dice infine Bargellini, "sarà dedicata alle situazioni fiorentine, contro gli sgomberi, contro l'accoglienza formato elemosina, per un diritto vero alla casa".
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