Una rete di donne, associazioni e competenze radicata sul territorio, in ogni parte d'Italia. È il nuovo passo, che di fatto è già stato mosso, di 'Se non ora quandò, definito nella due giorni di dibattito in piazza Sant'Agostino a Siena alla quale hanno preso parte oltre 2000 donne. La relazione conclusiva è stata curata da Serena Sapegno, docente universitaria di letteratura italiana e studi di genere alla Sapienza, che ha sostituito Cristina Comencini, affaticata dal gran caldo e dal lavoro delle ultime settimane e stamane colta da un lieve malore. «La spinta arriverà - ha detto Sapegno rivolgendosi alle molte donne presenti oggi alla seconda tornata di dibattito - da un lavoro capillare di radicamento attraverso l'apertura a tutte le donne diversamente impegnate nella società, a tutte le competenze e associazioni che fino ad ora separatamente e senza contatti hanno cercato di rispondere al desiderio delle donne di contare e di trasformare la società». «Oggi nasce un nuovo movimento delle donne, non un partito ma un patto tra donne diverse - ha detto Titti Di Salvo della presidenza di Sel -. Abbiamo costruito una rete stabile, autonoma dai partiti, abbiamo promosso la circolarità delle informazioni. Il comitato promotore nazionale è solo un nodo della rete, che continuerà a mantenere rapporti con i comitati delle altre città e con le altre associazioni, nel rispetto della loro autonomia». Nel dibattito sull'organizzazione che il movimento Snoq (Se non ora quando) sta costruendo, si è discusso a lungo del ruolo che l'Information and communication technology ha svolto finora e continuerà a svolgere. Facebook, Twitter e il forum sono stati i supporti scelti. «A premiarci - hanno raccontato Giorgia Serughetti, ricercatrice, ed Elisa Davoglio, poetessa - grandi numeri: 80 mila contatti sul blog al giorno, 46 mila iscritti alla pagina di Facebook. Segno questo, di un nuovo e valido modo di fare politica a partire dall'ascolto delle voci del Paese. Per il futuro - hanno concluso - abbiamo bisogno di organizzarci tenendo presente le necessità dell'autonomia di ogni elemento, per fare di questa rete una casa inclusiva, in cui interagiscano e si confrontino le differenti esperienze delle donne sul web, senza prevaricazioni allo scopo di unificare, raccogliere e non disperdere la mappa non solo virtuale ma anche reale del paese delle donne». Prossimo appuntamento di Snoq ancora da definire, probabilmente si terrà all'inizio di autunno.
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