“Quando può essere in pericolo la vita delle persone, anche i termini corretti hanno la loro importanza. Ecco perché riteniamo sia assurdo che l’allerta meteo regionale parli di ‘criticità moderata’ per definire una situazione che comporta anche il rischio di tracimazione dei fiumi”. E’ la posizione del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Regione di attivarsi per far adeguare la terminologia del bollettino meteo, accelerando il passaggio a un sistema che cambi – grazie all’uso di colori diversi a seconda del pericolo, ma non solo - il modo di avvisare la popolazione. Dal 2006 la terminologia è imposta dalla Protezione civile nazionale, ma la Regione ha il potere di integrarla. “Parlare di allerta o criticità moderata non dà affatto un’idea concreta di ciò che può succedere – spiega il capogruppo Giovanni Donzelli (FdI) – ed è quindi inefficace e pericoloso, perché può indurre la popolazione a sottovalutare le conseguenze dei fenomeni atmosferici”. La conferma che il sistema attuale è inadeguato arriva anche dai vertici del Lamma, che oggi ammettono come “il concetto di moderato non si associa alle conseguenze degli eventi meteo di un’allerta di questo tipo. Infatti, quanto la criticità è moderata significa che si possono verificare temporali, innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua e tracimazioni”.
“Non vogliamo entrare nella polemica sulla tempestività o meno delle comunicazioni inviate – conclude Donzelli – ma crediamo che la popolazione debba essere informata con una terminologia più corretta rispetto ai rischi concreti che può correre”.
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