FiRiders: intervista a Nanne e Charlie Dakilo. Esce il singolo "Bona Ci Si"

La rivoluzione musicale degli ultimi anni ha messo in discussione un bel po' di preconcetti che fino a quel momento pesavano sulle spalle di tutti noi amanti della musica underground e di quella senza standard ben precisi. Il rap italiano, per esempio negli ultimi anni, ha riscontrato una notevole crescita commerciale con il lancio mediatico stagionale di numerosi rapper.

Adesso il rap in Italia è ovunque, dai talent show al palco del Festival di Sanremo fino a tutti quei ragazzi che fanno rime negli angoli delle piazze della città mandando avanti con grande passione la scena sub-urbana.

Creare una finestra su questo genere musicale, ha aiutato anche la scena underground ad uscire fuori e fare spazio a produzioni più accurate rispetto a quelle del mainstream, dove la ricerca del proprio stile diventa fondamentale.

FiRiders, sono una realtà ben consolidata sul panorama fiorentino e ormai non solo, sono la fusione di tanti rapper e beatmakers, come Charlie Dakilo, Nanne, Lapo Raggiro, Pupet e Ganji Killah, provenienti da tutti i quattro angoli della città, che ormai da fine 2011 girano dettando flow e rime non scontate.

Ho incontrato Nanne e Charlie Dakilo, due componenti storici del movimento fiorentino, che ci hanno presentato il loro ultimo lavoro, il terzo singolo estratto da "FI RIDERS VOL.2", "Bona Ci Si".

Il brano, nato con la collaborazione dell'artista reggae, Neroone, spezza un po' le tematiche e le sonorità hardcore a cui eravamo abituati. "Questo pezzo si è preso più ampio respiro, ci abbiamo messo infatti anche del tempo in più" - ci spiega Nanne - "Abbiamo toccato diversi temi come il viaggio, l'amicizia, la città vissuta anche in maniera più introspettiva e non solo lo stereotipo del "bevo una birra e fumo una canna"."