Nella mattinata odierna, militari del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa nei confronti di due imprenditori fiorentini facenti parte dello stesso nucleo familiare (rispettivamente madre e figlio), in quanto ritenuti responsabili dal Tribunale del Capoluogo Toscano del reato di “bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale”. Il provvedimento giudiziario – che ha colpito M. G. di 38 anni destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e M. M. di 56 a cui è stato notificato il divieto temporaneo ad esercitare uffici direttivi nell’ambito di attività d’impresa - è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Firenze – Dott.ssa Paola Belsito – a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica alla sede, nella persona del Procuratore Capo Dott. Giuseppe Creazzo e del Sost. Proc. Dott.ssa Christine Von Borries. Più in particolare, le attività investigative sono scaturite dagli approfondimenti ispettivi sviluppati dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze sul fallimento di tre imprese (I.G. S.r.l., N.O. S.c. a r.l. e F. S.r.l.) operanti nelle province di Firenze e Prato nel settore degli autotrasporti e da cui è emerso - dopo accurati e mirati riscontri contabili e bancari - che i titolari delle citate aziende avevano distratto dal patrimonio delle citate società (poi dichiarate fallite) disponibilità finanziarie per oltre € 800.000 nonché svariati beni mobili, omettendo altresì di tenere o, in taluni casi, anche falsificando alcuni documenti contabili così da ostacolare la ricostruzione dei fatti aziendali.
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