«In relazione alle notizie diffuse stamattina sull'inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze, Ferrovie dello Stato Italiane rende noto che già in data 15 febbraio 2010 le strutture di security e audit del Gruppo Fs avevano formalmente segnalato, nel massimo riserbo, alla Polizia Ferroviaria di Firenze, di essere venute a conoscenza di presunte attività illecite condotte da proprio personale nell'affidamento e gestione di appalti, assicurando nel contempo ogni disponibilità e collaborazione alle indagini». È quanto si legge in una nota del Gruppo Fs. «Il successivo 17 febbraio, nel corso del convegno 'La prospettiva dopo l'aggiornamento dell'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Toscanà, tenuto a Firenze presso il Palazzo Medici Riccardi - prosegue la nota - lo stesso amministratore delegato del Gruppo Fs, Mauro Moretti, aveva pubblicamente denunciato l'assenza di trasparenza nelle attività svolte dalla struttura tecnica di Trenitalia di viale Spartaco Lavagnini, parlando espressamente di un 'cancro da estirparè». «Par tali dichiarazioni, Moretti veniva accusato da esponenti sindacali locali in un esposto inviato alla Procura della Repubblica di Firenze e alla Corte dei Conti e da consiglieri regionali di aver rilasciato dichiarazioni offensive sulla struttura tecnica di Spartaco Lavagnini», aggiunge la nota. «Successivamente a ciò, le periodiche verifiche effettuate dall'audit e dalla security hanno portato all'allontanamento di dirigenti e quadri - continua la nota - Quanto sopra conferma l'impegno che il Gruppo Fs ha avviato per rendere assolutamente trasparenti le proprie attività, procedendo sempre secondo quanto consentito dalla legge e denunciando ogni irregolarità e abuso da chiunque provenga». «Il personale coinvolto in questa indagine sarà oggetto di ulteriore attenta analisi e di ogni eventuale conseguente provvedimento - continua la nota - Trenitalia, che da questa attività è stata pesantemente danneggiata, nella sua qualità di persona offesa, si costituirà in giudizio come parte civile per tutelare i propri interessi e ottenere il risarcimento dei danni». (Rre/Col/Adnkronos)
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