Gli autovelox in funzione sul territorio fiorentino sono in regola. È quanto precisano dalla direzione Avvocatura del Comune a proposito dell’ordinanza della Corte Costituzionale divulgata ieri dall’Aduc. L’atto (ordinanza numero 60 del 7 marzo 2012) non ha minimamente affrontato il problema della regolarità degli autovelox installati nel territorio del Comune di Firenze.
Al contrario ha soltanto respinto, perché inammissibile ed infondata, la questione di incostituzionalità sollevata dal giudice di pace di Firenze, che riteneva violasse la Costituzione il divieto di porre autovelox in strade che non hanno le caratteristiche precisate dal Codice della Strada all’articolo 2 lett. D (ovvero carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, con almeno due corsie di marcia, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate e apposite aree per la sosta esterne alla carreggiata con immissioni ed uscite concentrate). Ma questa, sottolineano dalla direzione Avvocatura, è una questione è ininfluente per quanto riguarda il Comune di Firenze. Gli autovelox che l’Aduc contesta sono infatti situati in tratti di strada che tali caratteristiche hanno, come verificabile da chiunque.
A tale proposito, la direzione Avvocatura segnala che il Tribunale di Firenze con la sentenza (numero 1405 del 5 maggio 2010 che rappresenta l’unico precedente in materia ad oggi pubblicato) ha riconosciuto la legittimità dell’accertamento eseguito a mezzo di autovelox (viale Etruria in uscita dalla città), confermando il verbale e condannando il cittadino che aveva fatto ricorso alle spese di giudizio.
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