Coronavirus: la Toscana non rischia di diventare regione gialla

La Toscana nei prossimi giorni non rischia di diventare regione gialla malgrado oggi abbia superato due dei tre dati indicatori che determinano il cambio di colore.

Da oltre un mese la nostra regione ha varcato l'incidenza settimanale di 50 nuovi casi ogni 100.000 residenti (l'attuale è di 96 ogni 100.000), oggi il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive ha superato il 10% (il dato odierno è 10,35% con 59 ricoveri), ma le ospedalizzazioni in area medica (reparti Covid) restano ben al di sotto del limite del 15% (con 397 pazienti siamo al 7,89%).

Nella nostra regione i numeri limite dei tre dati indicatori, visti i residenti ed i posti letto a disposizione, sono: 1.834 nuovi casi settimanali, 57 posti occupati nelle terapie intensive e 755 nei reparti.

La previsione di non rischiare di diventare a breve regione gialla è determinata dal costante calo dei nuovi casi settimanali (seppur sopra la soglia dei 50 ogni 100.000 abitanti) e la diminuzione degli “attualmente positivi”: dai 12.388 dello scorso 16 agosto siamo scesi a 10.846, (meno 12,4%). L'indice RT di 1,95 risultante dal picco del monitoraggio 27 luglio – 1 agosto, è sceso costantemente fino a 1,09 della rilevazione 16-22 agosto.

Tuttavia, se guardiamo più lontano nel tempo, con la ripresa di determinate attività (apertura delle scuole, ritorno al lavoro dopo le ferie, affollamento dei mezzi di trasporto pubblico) sommata all'abbassamento delle temperature, si creeranno condizioni che favoriranno la diffusione dei contagi. La migliore arma che abbiamo a disposizione per contrastare la pandemia e dei conseguenti ricoveri nei nosocomi, come ripetiamo da mesi, resta la vaccinazione. Ieri il dottor Federico Gelli, dirigente della Asl Toscana Centro, ha spiegato che “le 20 persone in terapia intensiva che abbiamo in questo momento sono tutte non vaccinate”.

Donato Mongatti