Merce made in Florence, made in Tuscany o made in Italy e banchi rinnovati e architettonici in centro storico. Sono i due principali tasselli della riqualificazione dei mercati del centro che si inseriscono in un più ampio piano per tutta la città del commercio su area pubblica.
“Una grandissima sfida e una bella occasione di rilancio di un settore che adesso è in grave difficoltà – ha detto il sindaco Dario Nardella-. Puntiamo sul decoro e sulla qualità della merce esposta nei mercati turistici del centro oltre che su una nuova tipologia di banco che rispetti la fiorentinità. E’ una grande novità che abbiamo voluto lanciare proprio ora, in piena crisi economica conseguente alla pandemia, con l’intento di pensare alla ripresa posizionando Firenze a livelli alti dal punto di vista della qualità e della tradizione”.
“Il commercio su area pubblica rappresenta un pezzo molto importante dell’economia, del lavoro e dell’identità della nostra città – ha aggiunto Gianassi-. Costituisce, inoltre, opportunità di arricchimento dell’offerta commerciale e artigianale. La crisi connessa al Covid ha reso fragile questo comparto che deve essere ripensato e regolato per assicurare una ripartenza solida e duratura in un quadro di presenze e dinamismo molto diverse dal recente passato. Un'occasione storica di rilancio che facciamo superando il regolamento del 2008 e prevedendo la riqualificazione insieme agli operatori al fine di valorizzare bellezza, decoro e tipicità dei mercati anche in ragione del contesto urbano in cui si trovano”.
Il piano del nuovo regolamento su area pubblica è stato approvato ieri in giunta dopo un lungo lavoro frutto di confronto con le associazioni di categoria e portato avanti dall’assessore al commercio Federico Gianassi e dagli uffici dello Sviluppo economico che ora sarà valutato dal Consiglio comunale.
Il nuovo piano mira a valorizzare la tipicità dei mercati del centro e la loro tradizione locale e prevede importanti modifiche da realizzare col sostegno di incentivi fiscali che saranno predisposti dall’amministrazione comunale nei prossimi tre anni.
Il regolamento, che riguarda tutto il commercio su area pubblica, sostituisce il precedente testo in vigore dal 2008 e tiene conto del mutato quadro normativo e del mutato contesto socio-economico. In particolare, quanto al quadro normativo sono intervenute la legge Regionale 62 del 2018 e la legge nazionale n.77 del 2020: entrambe stabiliscono che al 31 dicembre 2020 il rinnovo dodecennale dei titoli, previa verifica dei medesimi. Recentemente, il 25 novembre scorso, sono arrivate anche le linee guida del Ministero dello Sviluppo economico, riprese e puntualizzate nelle modalità operative da parte della Regione Toscana lo scorso 9 dicembre, che hanno stabilito che le amministrazioni comunali procedono ad attivare e concludere le procedure di rinnovo entro il 30 giugno del 2021. Contestualmente, a fianco di questo nuovo quadro normativo, oggi è radicalmente diverso anche il contesto socio-economico dei mercati, che vive una crisi profonda derivante dalla grave pandemia del Covid. Per questo Palazzo Vecchio ha ridisegnato il complesso delle regole impegnandosi a riqualificare il modello dei mercati che rappresentano un presidio importante per strade e piazze, un arricchimento dell’offerta commerciale per residenti e turisti e pezzo importante dell’economia e del lavoro della città. L’obiettivo è quello di consentire il rilancio portando i mercati a lavorare con solidità e stabilità, rispettando al contempo la bellezza, il decoro e la tipicità dei mercati in relazione al contesto urbano in cui si trovano.
Dopo l’approvazione del Regolamento e l’inizio delle procedure di rinnovo dei titoli, spetterà poi al “piano delle aree” (che sarà adottato al termine delle procedure di rinnovo delle licenze che si concludono entro il 30 giugno 2021) il compito di definire le collocazioni dei banchi nei singoli mercati in modo tale da valorizzare il ruolo e la funzione del mercato tutelando contemporaneamente il patrimonio architettonico e urbano dove sono collocati.
Il regolamento, invece, concentrandosi sul tema della riqualificazione e del rilancio, stabilisce già adesso che per i mercati all'aperto del centro storico saranno venduti prodotti dell’artigianato fiorentino, toscano e italiano. Questa norma entrerà in vigore gradualmente, entro i prossimi tre anni. Un cambio graduale che prevede l’esposizione del 30% dei prodotti locali e nazionali entro un anno, del 60% entro 2 anni e del 100% entro tre anni dall’entrata in vigore di questo regolamento. In alternativa il singolo operatore può presentare la proposta per un allestimento innovativo e diverso ma l'autorizzazione è comunale. Il Comune mantiene dunque il governo e il controllo su bellezza e tipicità della esposizione.
Altro elemento fondamentale introdotto dal regolamento approvato in giunta è la riqualificazione dei banchi del centro storico. L’Amministrazione Comunale approverà entro 6 mesi un modello di banco architettonico coerente con la bellezza dei luoghi in cui si trovano i mercati turistici che dovrà essere realizzato entro due anni dall’adozione del piano.
Ad una nuova commissione il compito di definire il progetto del banco che dovrà essere realizzato nei due anni successivi ed i criteri di riconoscimento della filiera produttiva fiorentina, toscana e nazionale. Gli esiti del lavoro, entro 6 mesi, saranno approvati dalla Giunta. Il regolamento ha una parte dedicata ai mercati al coperto di Sant’Ambrogio e San Lorenzo: vengono introdotte regole di tutela delle singole attività e delle merceologie che sono vendute sui singoli banchi per evitare in futuro che non vengano rispettate più l’offerta merceologica che invece oggi li caratterizzano.
In sintesi, altre novità previste nel Regolamento per l’Esercizio del Commercio sulle Aree Pubbliche sono:
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