La telenovela del nuovo stadio della Fiorentina, per mantenere alto lo share, ieri pomeriggio si è arricchita di una puntata con un colpo di scena.
La Società dei Della Valle, dopo mesi di silenzio e monologhi da parte della Pubblica Amministrazione, alle 13:30 ha diffuso un comunicato stampa. Una nota che, seppur con toni pacati, va a smentire quanto il Comune di Firenze, spesso per bocca del Sindaco Dario Nardella, sostiene da circa 4 mesi.
L'ultima uscita in ordine temporale del Sindaco risale giusto venerdì scorso ai microfoni di Lady Radio e proprio riguardo a queste parole fa riferimento il comunicato ACF Fiorentina di ieri. “La Fiorentina – esordisce la nota ACF – in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Dario Nardella ad un'emittente radiofonica fiorentina, vuole precisare senza alcuna polemica e solo per chiarezza di rapporti, che il club viola manterrà l’impegno assunto nei confronti del Comune di presentare il progetto entro sei mesi dal momento in cui si avrà certezza della definizione della variante urbanistica con la relativa approvazione, che ad oggi ancora non c’è e che auspichiamo avvenga a breve”. “La Fiorentina – si afferma nella nota – resta, ovviamente, a disposizione per definire, se necessario, un cronoprogramma, nel rispetto delle tempistiche sopra riportate”.
“Sempre al solo fine di una corretta informativa, rileviamo inoltre che mai la Fiorentina ha chiesto lo spostamento della Mercafir ma ha solo chiesto un’area con una dimensione adeguata per realizzare il progetto”.
Inoltre il comunicato ACF fa riferimento ad una lettera inviata a Palazzo Vecchio lo scorso 3 agosto dove si fa riferimento a termini diversi da quelli indicati tramite delibera per consegnare il progetto definitivo, ma una lettera, in questo caso, non sposta unilateralmente termini di atti ufficiali.
“Purtroppo – aveva detto venerdì scorso Nardella a Lady Radio - è saltato l'incontro tra il Direttore Generale del Comune Giacomo Parenti e Daniela Maffioletti che è la responsabile del progetto. Mi auguro che venga rifissato al più presto perché è necessario che vi siano queste occasioni di raccordo e di confronto per capire lo stato di avanzamento della progettazione. Resta il termine del 31 dicembre per presentare il progetto. Credo che sia urgente che ci si possa vedere con la proprietà: prima riusciamo a vederci e meglio è”. “La Fiorentina – ha sottolineato Nardella – ha già mandato delle lettere, ci sono delle cose scritte, dove la Fiorentina chiedeva un po' più di tempo per presentare il progetto definivo e specificatamente il 31 dicembre. Quindi noi ci siamo attenuti a quello che ci ha scritto, non diciamo ventilato attraverso qualche uccellino”.
Sia il comunicato ACF Fiorentina, sia le parole di Nardella contengono delle inesattezze che vengono evidenziate dai documenti agli atti.
Partiamo dal Sindaco: la Fiorentina non ha mai chiesto una proroga al 31 dicembre.
Per quanto riguarda la Fiorentina, invece, i sei mesi di tempo chiesti a partire dalla approvazione della variante urbanistica che ricolloca la Mercafir rappresentano una novità. In data 28 novembre 2017, in una lettera indirizzata al Sindaco e al Direttore Generale di Palazzo Vecchio, ACF Fiorentina chiedeva per integrare in ogni sua parte il progetto definitivo dello stadio e cittadella viola sei mesi “dalla definizione della procedura di VIA dell'aeroporto (che avvenne poche settimane dopo la missiva ACF, ndr) e dall'adozione della variante relativa al nuovo posizionamento della Mercafir, sempreché nel frattempo sia approvata la suddetta variante”.
Tra adozione ed approvazione della variante che ricolloca la Mercafir (nei terreni di Castello) balla la querelle tra Comune e Società viola.
Lo scorso 26 giugno la Giunta di Palazzo Vecchio ha adottato la variante, dopo il periodo delle osservazioni (scaduto lo scorso 3 ottobre), nelle prossime settimane (verosimilmente in novembre) il Comune procederà con l'approvazione.
Dal 26 giugno 2018 al 31 dicembre 2018 ci sono sei mesi e qualche giorno.
La lettera, citata in più occasioni dal Sindaco Nardella, fa riferimento all'adozione e quel “sempreché nel frattempo sia approvata la suddetta variante” significa ricordare che senza l'approvazione definitiva, ovviamente, andrebbe a decadere l'adozione e quanto prevede la variante urbanistica: non si troverebbe una nuova casa alla Mercafir. Ma la richiesta dei sei mesi è chiaramente indicata a partire dalla adozione.
È la stessa missiva del 28 novembre 2017 di ACF Fiorentina a ribadire il riferimento alla adozione, che infatti conclude così: “Considerando che i termini temporali previsti dalla legge per la conclusione della procedura di VIA dell'aeroporto dovrebbero scadere a breve (e difatti fu così, ndr) e tenuto conto che, stando a quanto appreso dalla stampa, l'Amministrazione comunale dovrebbe prossimamente adottare la variante urbanistica con l'individuazione del nuovo sito della struttura mercatale, riteniamo che sussistano i presupposti per promuovere un incontro finalizzato a definire, di comune accordo, il cronoprogramma, in modo da coordinare tutte le attività necessarie. Nel rimanere a disposizione per ogni chiarimento, si porgono i migliori saluti”.
A parole e nei comunicati c'è stata confusione da entrambe le parti, ma gli atti in base ai quali è stato fissato il termine al 31 dicembre 2018 appaiono chiari.
Di proroghe Palazzo Vecchio ne ha già concesse tre alla Fiorentina. Le ultimissime novità raccontano che la Società dei Della Valle ne vorrebbe una quarta, ma per Nardella non rispettare il termine al 31 dicembre 2018 “potrebbe diventare un problema”.
Fine febbraio 2016, fine dicembre 2016, fine dicembre 2017 e fine dicembre 2018 i termini per il progetto definitivo via via stabiliti. Passano gli anni, passano le proroghe. Passerà anche quest'ultima? Oppure stavolta l'Amministrazione sarà inflessibile?
Tutti sono consapevoli che finché la Mercafir non sarà ricostruita altrove i lavori per lo stadio non potranno iniziare e pertanto il tempo non manca, ma per dire sì all'impianto sportivo serve il progetto definitivo. In mezzo ci sono norme, atti, interessi economici ed elezioni amministrative.
In questa partita chi sarà “sindaco”: Nardella o i Della Valle?
Donato Mongatti
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