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domenica, 07 luglio 2013 - 07:59
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Ambiente

Ispettori nei vivai per infestazione da fungo patogeno

Immagine articolo - Il sito d'Italia

''La certificazione delle piante e' una garanzia per le esportazioni e per tutti i produttori, serve a garantire il buon nome della Toscana e delle nostre aziende". Cosi' l'assessore all'agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, interviene sulla questione della quarantena posta dal servizio fitosanitario regionale per alcune tipologie di piante (viburno, rododendo e camelia) sospettate di essere infettate da un fungo patogeno. ''Abbiamo potenziato il servizio fitosanitario regionale - continua Salvadori - passando da poche unita' a 35 ispettori dislocati su tutto il territorio regionale proprio per dare alle aziende il massimo delle garanzie e la massima rapidita'. A Pistoia, vista l'importanza del settore florovivaistico, ci sono 9 ispettori e un laboratorio diagnostico di fitopatologia con 4 tecnici, in grando di assicurare rapidita' e capillarita'''. L'assessore regionale intende poi rassicurare gli operatori. ''Le piante, che in questo momento sono in fase di ''attenta osservazione'' sono il viburno, la camelia e il rododendro, ma solo sul viburno e solo in due vivai abbiamo trovato il fungo patogeno. Le piante che ne erano affette - continua l'assessore regionale - sono state acquistate da paesi del Nord Europa, dove questo patogeno e' presente. Non c'e' ragione di fare allarmismi - sottolinea Salvadori - anzi, e' stata proprio l'attenta azione del servizio fitosanitario regionale a impedire che l'infezione potesse allargarsi.'' Infine l'aspetto concernente le vendite. ''Abbiamo messo in quarantena queste piante per evitare che si diffondesse l'infezione e che potessero uscire prodotti non sani. Questo non significa un blocco assoluto, ma che tutti i prodotti ''in osservazione'' devono essere controllati prima di essere messi in vendita. Se risultano sani - rassicura l'assessore - non solo si possono vendere, ma con la garanzia del servizio sanitario regionale sull'assenza di patogeni. Abbiamo uomini e mezzi per fare presto e bene. Dunque - conclude Salvadori - non parlerei di danni, perche' i danni non ci sono e invece ci sarebbero stati se non fossimo intervenuti in tempo con la quarantena.

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