“Patto con la Città”: l'ennesima delusione – I tifosi attendono fatti

Ieri pomeriggio Mario Cognigni ha incontrato la stampa al temine dell'assemblea che ha provveduto a nominare i nuovi organi sociali.

La nuova Fiorentina è stata disegnata per garantire ai dirigenti di svolgere al meglio le funzioni che ricopriranno (o ricoprono): Corvino, da factotum, tornerà a fare il DS, Guerini e Teotino garantiranno migliori rapporti tra squadra, giocatori e città, e anche le nomine di Giani e Nardella, all'interno del CDA, torneranno utili a questo scopo.

Tutto bello fino a qui, le premesse per migliorare ci sono tutte, ma è stato compiuto l'ennesimo errore grossolano.

L'annunciato “Patto per Firenze” si riduce ad un foglietto (consegnato in sala stampa e pubblicato sul portale ufficiale della ACF) dove sono riportati sette punti. Chi si aspettava obiettivi ed azioni ben precise, non può far altro che rimanerne deluso. L'aspetto più rilevante dell'opuscolo è il “Progetto Cuore Viola”, ma, nell'ormai consolidato stile societario, la sua illustrazione viene rimandata. Il tifoso non ne può più di sentir parlare di bilanci, di fare il ragioniere ed augurarsi plusvalenze per poter effettuare nuovi investimenti. Per adesso, anche oggi, è stata propinata la solita aria fritta. Firenze continua ad attendere fatti concreti per risvegliarsi dal torpore che l'affligge.

Un aspetto del “Patto con la Città”, malgrado la fumosità del suo contenuto, è assolutamente azzeccato: la definizione “Progetto Cuore Viola”. Occorre, infatti, un intervento (chirurgico?) per far tornare a battere regolarmente il miocardio dei tifosi Gigliati: fate presto però! Il rischio che la patologia divenga conico-degenerativa è alle porte.