In attesa di capre le cause dell'erosione di un tratto sotto il manto stradale di Lungarno Diaz (scoperto a seguito di una fuga di gas domenica sera), proseguono le indagini dei tecnici. Il tratto tra il ponte alle Grazie e piazza Mentana resterà chiuso fino a data da definire, ma la ragione più probabile dell'erosione potrebbe essere una infiltrazione attraverso l'argine delle acque in piena dell'Arno.
“Quando i Vigili del Fuoco con i tecnici di Toscana Energia hanno forato la sede stradale per vedere il sottosuolo (ed individuare la perdita di gas, ndr) – ha spiegato ieri pomeriggio il Sindaco di Firenze Dario Nardella a margine di un sopralluogo - si sono resi conto della presenza di una cavità di dimensioni significative”.
Nella cavità si è accumulato il gas e durante la notte i tecnici hanno operato per liberare il sottosuolo dal metano disperso dalla tubazione rotta (probabilmente a seguito del cedimento di parte del sottosuolo) e mettere la zona in sicurezza.
“È stato visto che il terreno – ha detto Nardella – è stato progressivamente eroso da un flusso di acqua la cui dinamica ora deve essere verificata”.
“Abbiamo deciso di costituire un gruppo operativo, coordinato dal Direttore Generale di Palazzo Vecchio, ing. Giacomo Parenti, di concerto col Genio Civile, quindi – ha aggiunto Nardella – un gruppo sul modello che abbiamo costituito per il Lungarno Torrigiani. Saranno presenti tutti i soggetti coinvolti, dal Genio Civile, ai Vigili del Fuoco, ingegneri e tecnici del Comune, Toscana Energia, Publiacqua ed ovviamente la Regione”.
Nel 2018, a seguito dei monitoraggi dei lungarni cittadini, nel tratto “Diaz” fu individuato un principio di erosione derivante probabilmente dalla dinamica di alveo e la velocità della corrente dell'Arno che potrebbe aver scalzato il muro di sponda causando una infiltrazione. L'ondata di piena di domenica, dunque, potrebbe aver acuito sensibilmente una criticità già monitorata.
Nei prossimi giorni saranno effettuate le ispezioni interne al sottosuolo del manto stradale, compreso un fognone che corre sotto Lungarno Diaz. “Ritengo che nel fine settimana – ha dichiarato l'Assessore alle Grandi infrastrutture Stefano Giorgetti intervenendo in merito in Consiglio comunale – saremo in grado di capire gli interventi da fare”; “inizieremo dalla parte interna dell'argine e poi sarà valutato un intervento lungo il fiume, perché l'ipotesi maggiore è l'acqua (della piena dell'Arno, ndr) che è passata sotto le fondazioni dei muri di argine abbia drenato il terreno sotto la strada”. “C'erano delle indagini in corso – ha aggiunto Giorgetti – era uno spazio attenzionato dalla Regione Toscana, però i vuoti erano estremamente limitati e sotto controllo. Probabilmente le ultime piene hanno fatto emergere questa maggiore cavità rispetto a quanto precedentemente monitorato”. “L'obiettivo dell'Amministrazione – ha concluso Giorgetti – è ripristinare nei tempi più brevi possibili”.
D.M.