Una condanna a 22 anni e una a 12 anni per l'omicidio del 28enne Aazeddine El Guerymy, marocchino ucciso a coltellate la sera del 22 agosto 2020 a Lastra a Signa, tra le case di Porto di Mezzo, in uno scenario di rivalità nel controllo del mercato della droga nell'hinterland a nord di Firenze. Il delitto, come accertarono i carabinieri, avvenne a seguito di contrasti maturati nell'ambito dello spaccio. La corte di assise diFirenzeha inflitto una pena di 22 anni a Abdellah Miftah, 31 anni, marocchino, difeso dall'avvocato Massimo Parenti, e condanne di 22 e 12 anni rispettivamente per i fratelli marocchini Larbi Eddguooghy, 34enne, e Cherki Eddguooghy, 42enne, difesi dagli avvocati Nicola Muncibi' e Michele Passione. Per l'accusa, l'omicidio del 28enne sarebbe stato legato a una lite per motivi di droga, avvenuta la sera prima, il 19 agosto, in un circolo di Lastra a Signa. L'uomo sarebbe stato punito con la morte per aver offeso uno dei due fratelli marocchini, che aveva rifiutato di dargli l'hashish che la vittima si impegnava a pagargli dopo lo spacciato. Fu organizzata una trappola: la sera del 20 agosto i tre marocchini attirato il 28enne in un luogo appartato vicino al fiume Arno con la scusa di un chiarimento ma poi lo si accoltellato a morte per giustiziarlo.
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