Sarà il concerto del quartetto del sassofonista statunitense Chris Potter, in esclusiva italiana, a chiudere martedì 22 marzo, presso il Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno (via Giosuè Borsi), la ventisettesima edizione del Valdarno Jazz Festival - Winter Edition.
Chris Potter è un nome magico per tutti gli amanti del jazz, definito da Down Beat “uno degli artisti più studiati (e copiati) del pianeta”. Una forza potente nel mondo del jazz moderno: il suo lavoro come sideman e come leader dimostra una vasta gamma di influenze, alcune profonde all’interno della tradizione del jazz, altre da recenti tendenze popolari o dalla musica classica del ventesimo secolo. Al Valdarno Jazz, si esibirà in quartetto con David Virelles al piano, Joe Martin al contrabbasso e Marcus Gilmore alla batteria. L’evento è in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus (inizio ore 21.30, euro 18 intero, 15 ridotto, prevendite aperte su circuito box office e su www.eventimusicpool.it).
Potter ha due anime: quella del solista apprezzato per la sua tecnica, e quella del leader e del compositore. Con quindici album all’attivo come leader, oltre cento album in qualità di sideman di lusso e svariate nomine ai prestigiosi awards, Potter vanta collaborazioni con artisti dal calibro internazionale, non importa quale sia il contesto.Tecnica stellare e versatilità a trecentosessanta gradi hanno reso Chris Potter il più credibile erede di Michael Brecker e il più giovane musicista ad essere stato insignito del prestigioso Danish Jazzpar Prize, nel 2000, premio destinato annualmente al jazzista di fama internazionale meritevole della maggiore attenzione.
Nel concerto, ascolteremo anche brani tratti da “Imaginary Cities”: registrato agli Avatar Studio di New York nel dicembre 2013, secondo album, dopo “The Sirens”, realizzato per l'etichetta ECM, considerato dalla critica come l’opera più significativa dell’attività artistica del bandleader. Dalla composizione che dà titolo all’album si evince la variegata fattura che abbina la dimensione jazzistica a quella classica del primo ’900, con percorsi sonori sempre cangianti, che alternano vibrante energia ad atmosfere poeticamente suadenti, sapori etnici a dissonanti astrattismi in cui l’improvvisazione incede incalzante, coinvolgendo ogni membro del gruppo.
Valdarno Jazz, diretto dai musicisti Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, in collaborazione con Music Pool, è inserito nel circuito I-Jazz e Network sonoro.
Prevendite su circuito box office e su www.eventimusicpool.it .
Per ulteriori informazioni visitare il sito internet valdarnojazzfestival.wordpress.com .
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