Un’altra esondazione dopo quella di 24 anni fa. Il Mugnone ha straripato nuovamente, come in quella terribile notte tra il 30 e il 31 ottobre 1992.
Una lunga e devastante ondata: ma questa volta era solo per finta. Si trattava di un’esercitazione di protezione civile per verificare la risposta di Firenze in caso di esondazione del torrente che nasce nelle colline a nord est (nel Comune di Fiesole), bagna la periferia fiorentina, si unisce con il torrente Terzolle e si getta nell’Arno subito a monte del Viadotto dell’Indiano, dopo aver costeggiato il Parco delle Cascine.
La simulazione è scattata ieri pomeriggio con il segnale di allerta arancione per rischio idrogeologico sul cosiddetto ‘reticolo minore’ (ovvero i corsi d’acqua secondari). Poi, alle 23 in punto, la riunione dell’unità di crisi nella sala operativa della protezione civile all’Olmatello, presieduta dal sindaco Dario Nardella.
Stamani, dalle 9 alle 13, il clou della simulazione che ha interessato alcune zone del Quartiere 5: Romito, Statuto e Vittoria. In piazza Leopoldo la protezione civile ha allestito il campus informativo e il ‘posto comando avanzato’ (in pratica un vero e proprio quartier generale per la direzione delle operazioni) mentre in piazza della Vittoria sono state effettuate le prove di soccorso in collaborazione con i vigili del fuoco e 118 Firenze soccorso. Qui erano presenti il sindaco Dario Nardella, la vicesindaca Cristina Giachi, l’assessore alla protezione civile Alessia Bettini, l’assessore al welfare Sara Funaro, l’assessore alla polizia municipale Federico Gianassi, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli e il presidente della commissione ambiente Fabrizio Ricci.
Contemporaneamente sono state ‘presidiate’ le strade che in caso di bisogno dovranno garantire, senza grosse difficoltà, l’uscita dall’area alluvionata e il raggiungimento del policlinico di Careggi.
«E’ importante capire che le esercitazioni servono per migliorare, non farci trovare sprovvisti di fronte ai problemi e organizzarci meglio - ha sottolineato il sindaco Nardella – la simulazione di oggi è stata fatta in grande stile ed ha coinvolto, oltre alla protezione civile del Comune, tutte le forze dell’ordine e le autorità compenti: è così che si lavora per prevenire».
«Gli affluenti possono diventare pericolosi - ha ricordato l’assessore Bettini – ed è quindi è bene sapere come comportarsi in queste circostanze. Negli ultimi anni la protezione civile è andata molto avanti: abbiamo sistemi di monitoraggio e controllo molto efficaci che ci permettono di mettere subito in moto la macchina dei soccorsi in caso di eventi atmosferici estremi».
«Il Mugnone non è stato scelto a caso – ha dichiarato il presidente Balli - nell’ottobre 1992 una piena mise in ginocchio i quartieri di Rifredi e Romito. Questo torrente rappresenta una risorsa fondamentale del tessuto urbano fiorentino ma resta pur sempre un corso d’acqua soggetto a repentini innalzamenti di livello, a maggior ragione oggi che siamo alle prese con i devastanti fenomeni meteo causati dal cambiamento climatico».
«Esercitazioni come quella di oggi – ha rilevato il presidente Ricci – servono anche per testare e prendere tutti gli accorgimenti necessari per migliorare l’operatività della macchina di protezione civile».
Due le prove di soccorso che hanno visto protagonisti i vigili del fuoco. Con la prima è stato salvato un automobilista intrappolato nell’auto circondata dall’acqua. È stata utilizzata la riproduzione in alluminio della scocca di una vettura che, in piazza della Vittoria, è stata sistemata all’interno di una piscina gonfiabile.
Con la seconda sono state portate in salvo, con l’utilizzo di autoscala, circa 15 persone dal balcone del primo piano del liceo classico Dante, sempre in piazza della Vittoria. Il programma prevedeva anche la chiusura delle paratie del Barco (effettuata in circa 50 secondi) e il soccorso ad una persona in un condominio di via Cadorna.
Presenti anche gli operatori di 118 Firenze Soccorso, Autorità di Bacino Fiume Arno, Usl Firenze, Regione Toscana (con protezione civile, genio civile e centro funzionale), Lamma e Città Metropolitana e Istituto Geografici militare.
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