L'adozione della variante al Piano Urbanistico Esecutivo dell'area di Castello, avvenuta ieri da parte del Comune di Firenze, è l'ultimo tassello che completa e soddisfa interamente quanto richiesto da ACF Fiorentina affinché, la società viola, completi in ogni sua parte e consegni a Palazzo Vecchio la documentazione del progetto definitivo del nuovo stadio e cittadella viola.
In una lettera inviata al Comune lo scorso 28 novembre, dalla responsabile del procedimento Daniela Maffioletti, per ACF Fiorentina vi erano “due condizioni essenziali per poter dar corso all'iter procedurale finalizzato alla realizzazione dell'iniziativa (stadio ed opere connesse, ndr)”.
La prima, per “completare il progetto definitivo dello stadio e delle relative opere di urbanizzazione”, che fosse “conclusa la procedura di valutazione d'impatto ambientale” relativa al masterplan del nuovo aeroporto.
La Seconda, “il perfezionamento della procedura urbanistica per la nuova ubicazione della struttura mercatale (nuova Mercafir, ndr)”.
La prima condizione è stata soddisfatta un mese dopo l'invio della missiva, il 28 dicembre 2017 arrivò la firma del decreto VIA relativo al masterplan dell'aeroporto; la seconda condizione è stata risolta ieri con l'adozione della variante al PUE di Castello che, tra l'altro, 'trova casa' al trasferimento della Mercafir andando a liberare l'area d'intervento del progetto di stadio e cittadella viola.
“Abbiamo da sempre sostenuto di essere in grado di completare il progetto definitivo, con il relativo piano economico-finanziario, in sei mesi da quando siano chiariti tutti i termini di riferimento, ribadiamo – sottolinea l'epistola ACF – che questo è per noi possibile e siamo pronti a farlo”.
“Vogliamo peraltro sottolineare che, inevitabilmente, tale termine di sei mesi – ribadisce la lettera del club viola – non possa che decorrere almeno a partire dalla definizione della procedura di VIA dell'aeroporto e dall'adozione della variante relativa al nuovo posizionamento della Mercafir, sempreché nel frattempo sia approvata la suddetta variante”.
Ed infatti ieri, oltre all'adozione della variante al PUE di Castello, la Giunta del Sindaco Dario Nardella ha deliberato che l’interesse pubblico all’iniziativa per la realizzazione del nuovo stadio è prorogato fino al 31 dicembre 2018. Sei mesi e qualche giorno per l'esattezza.
Il Comune ha soddisfatto tutte le richieste della società dei Della Valle e la Fiorentina?
Di cosa necessita Palazzo Vecchio affinché possa valutare la proposta e dare il sì definitivo?
Il progetto, rispetto a quanto consegnato negli scorsi mesi da ACF, è ancora carente di alcuni elaborati, in particolare non figura il Programma economico e finanziario e connessa matrice dei rischi, lo schema di contratto, il piano di gestione dell'opera. Inoltre, l'area interessata dal progetto aggiornato risulta più ampia di quanto compreso all'interno del perimetro dalla scheda relativa al Centro alimentare polivalente, oltre che differente nei contenuti e nei parametri vigenti (in soldoni il progetto presentato da ACF interessa l’area che il regolamento urbanistico, con la variante approvata nel 2012, prevedeva di realizzare sia lo stadio nel comparto sud, sia la ricollocazione a nord della Mercafir). Infine, il documento preliminare per la valutazione ambientale strategica necessita di alcune integrazioni per consentire la corretta istruttoria procedimentale.
In ultimo una nota di colore. In occasione della conferenza stampa di ieri, l'Assessore all'Urbanistica Giovanni Bettarini, ha categoricamente silurato le fantasiose ipotesi apparse su parte della stampa su un possibile spostamento della cittadella viola nei terreni di Castello, in luogo di quelli a Novoli attualmente occupati dai mercati generali. “Là lo stadio non si può fare – ha detto Bettarini – lo impediscono le norme ENAC relative alle zone di rischio aeroportuale”.
Tutte le richieste della Società dei Della Valle (che le ha messe nero su bianco nella lettera del 28 novembre 2017) sono state soddisfatte. “Fate voi – ha detto Nardella durante la conferenza stampa di ieri dopo aver illustrato i contenuti della missiva del club gigliato – sei mesi a partire da oggi come indica la lettera della Fiorentina. Ho il piacere di comunicare che la Società viola finalmente può fare lo stadio e lo può fare nei termini che essa ci ha indicato per la conclusione del progetto definitivo”.
Adesso tocca alla Fiorentina dimostrare coi fatti il reale interesse a realizzare l'opera. Ha tempo fino al 31 dicembre. Aspettiamo...
Donato Mongatti
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