Si è concluso il restauro di una tavola dipinta di Rosso Fiorentino, proveniente dalla Cappella Ginori della Basilica di San Lorenzo e su cui l’Ufficio Città di Firenze della Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino esercita la tutela, realizzato in occasione della mostra “Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della ‘maniera’” che si terrà a Palazzo Strozzi da marzo a luglio 2014.
Dipinta nel 1523, la tavola raffigurante Lo Sposalizio della Vergine, fu una delle ultime opere che l’artista creò a Firenze prima di recarsi a lavorare in Francia, dove morì nel 1540. Da qui la proposta dell’Ambasciatore d’Italia in Francia, Giandomenico Magliano, di una presentazione dell’opera e del suo restauro presso la Sede diplomatica italiana a Parigi, prevista dal 6 al 28 febbraio 2014, quale occasione unica e speciale per offrire al pubblico francese, nel quadro della diplomazia culturale italiana, una delle opere più suggestive della produzione manierista fiorentina, ed al contempo valorizzare oltralpe la scienza e tecnica del restauro, di cui l’Italia si pone all’avanguardia a livello mondiale.
La Mostra presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi, la cui valenza è stata sancita dal conferimento dell’Alto Patronato del Signor Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stata ulteriormente arricchita dalla collaborazione con il Musée du Louvre, presso il quale si svolgerà un convegno sul restauro.
Il committente del dipinto, Carlo Ginori, uno dei più importanti banchieri fiorentini nonché ricchissimo mecenate, aveva da poco fatto costruire il palazzo di famiglia, ancora appartenente ai Ginori, nell’omonima strada vicina alla chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Il complesso tema del dipinto, studiato dallo storico dell’arte Carlo Falciani (1996), testimonia i legami fra il committente e il pittore e la loro “simpatia” per i pensieri savonaroliani. Tutto questo emerge con chiarezza oggi, alla luce del restauro condotto con professionalità e sensibilità da Maria Teresa Castellano, diretto da Monica Bietti, condotto presso i locali della sede toscana di Art Defender.
Le operazioni di restauro e di esposizione a Parigi sono state interamente finanziate da privati: le indagini diagnostiche svolte dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sono state rese possibili dalla Fondazione Palazzo Strozzi; il risanamento del supporto ligneo eseguito da Roberto Buda è stato finanziato da Medio Credito Europeo Spa; la disinfestazione dall’attacco degli insetti xilofagi è stata eseguita in anossia da Art Defender. Il restauro della pittura è stato eseguito da Maria Teresa Castellano (sponsor tecnico); la sicurezza della movimentazione logistica si è avvalsa dei mezzi più sofisticati disposti da Arterìa (sponsor tecnico); la valutazione dell’ambiente e la sua messa in sicurezza (dal punto di vista climatico e dei parametri calore-umidità (messi a punto in raccordo tra Soprintendenza e Ambasciata), il catalogo e ogni logistica per la sede diplomatica sono stati offerti dagli sponsor Salini Impreglio, Richard Ginori e Ferrero; infine il progetto espositivo è stato realizzato da Contemporanea Progetti (sponsor tecnico).
Concluse le pratiche delle necessarie autorizzazioni del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’opera è partita oggi alla volta della capitale francese.
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