"E' una soluzione praticabile, studiata e definitiva. Ma soprattutto concertata, che tiene conto delle esigenze estetiche, turistiche, di vivibilità dei residenti, dei lavoratori, e della ricchezza del mercato di San Lorenzo". Parola di Tommaso Grassi, candidato sindaco della coalizione Firenze a Sinistra, Sel e Prc, che dà una risposta chiara all'annoso problema di San Lorenzo. "Sono necessari – spiega - banchi che si armonizzino con le architetture esistenti, che seguano una linearità estetica e siano veri e propri elementi di arredo urbano: gli ambulanti si sono detti disposti a rifare tutti i banchi ex novo. La loro presenza, studiata bene, valorizzerebbe la zona. Ci sono aperture importanti per realizzare strutture di dimensioni ridotte, armoniose, che divengano parte integrante di questa parte di città. Perché il mercato di San Lorenzo è un pezzo di Firenze e della sua storia e non può essere spacchettato. Due banchi qua e là non sono un mercato, anzi, il mercato: San Lorenzo non può sparire. E farlo vivere non significa stipare gli ambulanti in un angolo e non considerare le esigenze dei residenti: sarà tutelato anche chi vive in zona, così come ci sarà una salvaguardia della chiesa, con un ampio spazio fruibile dai turisti e dai fiorentini per valorizzare i beni culturali, mantenendo libera la facciata e vivibile la piazza".
La soluzione è nata durante l'incontro del 23 e confermata in un confronto successivo con gli ambulanti e palesa, dice Grassi, "come una questione così dibattuta sia in realtà stata irrisolta solo per una insufficiente capacità di dialogo e concertazione: ho incontrato gli ambulanti anche l'altro giorno e abbiamo trovato una linea comune sul futuro del mercato".
In sintesi l'intesa (da concretizzarsi facilmente in tempi rapidissimi) è di disporre alcuni banchi non invasivi da via Ginori lungo la piazza sul lato dei negozi, non da entrambi i lati, con la prosecuzione lungo via dell’Ariento – Sant'Antonino - fino a piazza del Mercato centrale. La facciata della chiesa e gran parte della piazza sarà dunque libera.
Saranno ampliati i marciapiedi per far passare i cittadini disabili e la carreggiata sarà più che sufficiente per il transito del bussino, la linea C1, come previsto. Per la realizzazione della progettazione unitaria dei banchi anticiperemo i tempi rispetto al 2017, scadenza concordata.
Con questo accordo gli ambulanti hanno manifestato l'intenzione di siglare il "Protocollo di tipicità" per la vendita di prodotti made in Tuscany caratterizzanti e tradizionali, un impegno a non commercializzare prodotti contraffatti segnalando prontamente eventuali abusi, con un ulteriore garanzia a impiegare personale solo nel rispetto delle norme vigenti in materia di lavoro dipendente. "L'incentivo agli ambulanti – ha spiegato Grassi – sarà una riduzione della tassa di occupazione del suolo pubblico per chi rispetterà questi impegni e sarà dotato di un marchio di qualità, riconoscibile e chiaro, che il Comune che spero di guidare si farà carico di pubblicizzare e promuovere".
"Basta poco – conclude il candidato sindaco – e sono necessari solo un ulteriore passaggio agli uffici per le questioni tecniche, un altro incontro con esercenti e residenti e con l'Amministrazione, aperto a tutti, e il voto in Consiglio comunale".
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