E' incostituzionale che l'automobilista condannato per il reato di lesioni stradali, sia automaticamente sottoposto alla pena accessoria della revoca della patente per 5 anni.
Lo sostiene l'avvocato Antonio Olmi di Firenze che difende una donna di 67 anni, finita a processo a Firenze per aver travolto sulle strisce un pedone mentre era alla guida della sua auto il 13 dicembre 2016 a Sesto Fiorentino.
Il legale ha sollevato una questione di legittimità costituzionale, alla quale si è associato anche il pm, che il giudice dovrà decidere se accogliere. La riserva sarà sciolta il 18 settembre prossimo.
"La sanzione accessoria della revoca della patente per 5 anni è la stessa prevista nel caso di una condanna per omicidio stradale" spiega Olmi all'Ansa precisando che "è incostituzionale l'automaticità prevista dalla normativa", che stabilisce "la non discrezionalità del giudice nell'applicare la revoca per 5 anni", impendendogli anche "di modularla in base alla gravità del caso in esame".
Questioni di legittimità costituzionale per casi analoghi sono state sollevate in precedenza nei tribunali di Forlì e Torino.
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