"Più che una valutazione del merito e delle competenze del personale, le nuove norme con cui vengono premiati i dipendenti comunali - approvate nella Giunta di metà agosto - sembrano un test di fedeltà al Sindaco." Lo dichiarano i consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi che aggiungono: "Come altro definire un meccanismo in cui il Sindaco valuta i coordinatori, ovvero personale che lui stesso ha nominato in una posizione molto redditizia che arriva a 123.000 euro l'anno ? Se poi aggiungiamo che il nuovo sistema, per dichiarazione dell'assessore al personale, tiene conto distintamente dei 'comportamenti' oltre ai 'risultati', francamente non ci sentiamo rassicurati."
"Anche il procedimento della valutazione 'a cascata' non convince e rischia di penalizzare i livelli più bassi del personale- sottolineano Grassi e De Zordo- infatti se un dirigente non raggiunge il risultato anche l'impiegato migliore non avrà il premio di risultato che incide non poco sulla retribuzione complessiva, visto che per gli anni 2011 ha raggiunto una media di 18.000 euro annui."
"Anziché rendere più equo un sistema di retribuzione che vede un rapporto inaccettabile tra il semplice dipendente che deve lottare per vedersi riconosciuto il contratto integrativo e percepisce in media 1200 euro al mese e i dirigenti che percepiscono stipendi da 80.000 a 130.000 euro l'anno e i coordinatori d'area remunerati con stipendi da 120.000 a 197.000, la Giunta ha agito nella direzione opposta, accentuando disparità e introducendo elementi di possibile arbitrarietà nel conferimento del salario accessorio. Pensiamo che i semplici dipendenti il cui lavoro mantiene in vita la macchina comunale abbiano buoni motivi per far sentire la loro voce, come dimostra l'annunciato fermo dei servizi sociali, delle piscine e dei vigili urbani per il 2 settembre." concludono i due consiglieri.
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