Ataf, rimandata a settembre

Se ne riparlerà dopo la pausa estiva, rinviata a settembre la discussione in Consiglio dello spacchettamento e della divisione di Ataf. Ieri sera un incontro tra il presidente Filippo Bonaccorsi e i Sindaci dei Comuni soci dell'azienda di trasporto pubblico fiorentino. L'esito della riunione è stata la richiesta da parte degli enti locali di più tempo per trovare una soluzione di più largo consenso, ma non sembra essere stata messa in discussione la divisione tra la parte immobiliare e quella della gestione del servizio con relativa vendita di quest'ultima al privato. Una linea di indirizzo contro cui si sono sempre opposti fermamente i sindacati, presente anche loro all'incontro di ieri indetto dal sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi alla presenza tra gli altri dei vari assessori alla mobilità. E proprio i sindacati hanno confermato lo sciopero di 24 ore contro la privatizzazione per il 18 luglio. In risposta, lo stesso giorno i sindaci soci di Ataf hanno deciso di proporre alle organizzazioni sindacali un incontro per proseguire la discussione. Secondo la Cgil e Fit-Cgil toscane procedendo in questa direzione si sottolinea ''l'impossibilità e la rinuncia al governo pubblico del trasporto. Anzichè far squadra per la futura gara unica regionale, assistiamo in Toscana all'accentramento su 3 assi delle imprese (Ataf, Tiemme e Ctt) in competizione tra loro, immaginando da parte dei Comuni di Firenze, che il privato sotto forma di cavaliere bianco, sia in grado di vincere in solitudine la gara regionale, senza alcuna valutazione circa le modalità e la qualità dei servizi, ma avendo unicamente a riferimento il risparmio per gli enti''. Critica anche la Fit-Cisl provinciale secondo cui ''il bilancio a pareggio presentato da Ataf appare molto, molto inverosimile'', e che propone invece di creare ''un'azienda unica per la mobilità fiorentina che formerebbe insieme alle altre due grosse realtà toscane già costituitesi (Ctt e Tiemme) un gruppo formidabile per aspirare a vincere le prossime gare regionali''. Perplessità circa la divisione econseguente privatizzazione di Ataf è stata espressa nei giorni scorsi anche dall'assessore toscano alla mobilità Luca Ceccobao.