Il caso degli affitti a prezzi stracciati di appartamenti nel complesso mediceo di Palazzo Pitti e del giardino di Boboli a Firenze, finito nel mirino della procura contabile, "è un problema particolarmente grave: quello che abbiamo visto va cambiato radicalmente".
Lo ha detto oggi il direttore delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti Eike Schmidt, parlando con i giornalisti che gli hanno chiesto se avesse parlato della questione con il Mibact. In proposito, ha aggiunto, "esce fra poco, a settimane, non di più, un nuovo regolamento nazionale, perché purtroppo questo problema non è isolato, non riguarda solo Firenze, ma tutta l'Italia". In merito agli appartamenti di Firenze "sono dal 2004 consegnati alla sovrintendenza ai beni architettonici. Ho chiesto, in base al decreto ministeriale che consegna gli spazi alle gallerie degli Uffizi, di avere la gestione di questi spazi - ha spiegato Schmidt - E per noi, da questo momento, c'è la necessità di costruire uscite di sicurezza per lavoratori, depositi, uffici; questa è la prospettiva, dunque per quanto ci riguarda il numero degli appartamenti verrà sicuramente ridotto". Rispondendo ai cronisti che gli ricordavano come nei giorni scorsi alcuni affittuari di questi appartamenti avessero giustificato il basso canone con gli svariati problemi legati alla natura storica degli spazi (umidità, limitazioni e vincoli nell'uso, altri tipi di scomodità), Schmidt ha risposto con un sorriso: "Se ci sono così tanti problemi, immagino che non sia così tragico per queste persone cercarsi una casa nuova, che non potrà che essere migliore".
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