C'è un altro medico indagato dalla Procura di Firenze, per la morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina deceduto il 4 marzo dello scorso anno nella sua camera d’albergo a Udine, durante un ritiro pre partita.
Il terzo medico iscritto sul registro degli indagati è il direttore della Medicina sportiva di Careggi, Pietro Amedeo Modesti, finito nell'inchiesta sui certificati falsi di idoneità sportiva, in cui sono già indagati il professor Giorgio Galanti e una sua collaboratrice, la dottoressa Loira Toncelli.
Lo riporta La Nazione oggi in edicola.
Modesti, spiega il quotidiano, è accusato di «soppressione, distruzione e occultamento di atti veri», nell'inchiesta parallela a quella per omicidio colposo che vede indagati sempre il professor Giorgio Galanti, con il collega di Cagliari Francesco Stagno.
Sotto accusa il certificato di un esame, "lo «strain» che serve per accertare la contrattilità e la distensività del muscolo cardiaco che fra le carte non c’era" e "che, secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbe stato «fabbricato» per attestare un esame che non sarebbe stato effettuato o che, al tempo, non venne refertato".
Il certificato è stato "presentato in procura, «apparentemente redatto» il 10 luglio 2017", ma gli inquirenti sono convinti che "in realtà" sia stato "prodotto «in una data anteriore o prossima al 10 aprile 2019»".
Una ricostruzione che lascia increduli davanti alla morte di Davide Astori, con queste inchieste che serviranno a capire meglio questi risvolti oscuri.
Lunedì, spiega ancora La Nazione, "i tre indagati sono stati convocati in procura per l’interrogatorio".
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