A Firenze un importante taglio delle tasse comunali alle imprese per aiutare la ripresa economica e l’occupazione, duramente provata dalla crisi provocata dalla pandemia.
E’ quanto la Giunta ha approvato con le delibere adesso al vaglio del Consiglio comunale, a cui si aggiungono tre ulteriori interventi in fase di approvazione (taglio Cosap per banchi alimentari, agevolazioni Imu per proprietari di albergo che riducono l’affitto ai gestori e riduzione degli affitti negli immobili del Comune). Palazzo Vecchio dunque, dopo aver rinviato tutte le scadenze delle imposte comunali, ha previsto nelle ultime settimane numerose misure di taglio delle tasse alle imprese colpite dalla crisi. Un pacchetto di sconti, sgravi ed agevolazioni del valore complessivo che supera i 30 milioni di euro. Il pacchetto di misure prevede numerosi tagli al Cosap, all’Imu, al Cimp, alla Tari e consistenti tagli agli affitti di attività in immobili comunali.
Ecco nel dettaglio tutte le manovre del Comune di Firenze per le attività economiche colpite dalla crisi.
MAXI TAGLIO AL COSAP per il 2020
Dopo il rinvio di tutte le scadenze della Cosap al 30 novembre adesso Palazzo Vecchio approva nuove importanti riduzioni sulle tasse in aiuto alle attività più in sofferenza, per un risparmio complessivo di circa 8 milioni di euro per le attività.
Gli sconti in tariffa Cosap validi per il 2020, consistono in:
- azzeramento del Cosap da marzo (mese di inizio della crisi) a dicembre per le attività di somministrazione
- azzeramento da marzo a dicembre per le occupazioni di suolo pubblico degli ambulanti non alimentari di tutta la città, per i taxi, per i taxi merci e per gli alberghi che pagano gli stalli di sosta
- riduzione del Cosap per i chioschi come trippai e fiorai da marzo a fine ottobre
- riduzione del 25% su base annua del Cosap per gli ambulanti alimentari
Questi sgravi si aggiungono a quelli già esistenti già prima della pandemia ad esempio sui chioschi edicola che beneficiano ogni anno di uno sconto sulla Cosap del 70% (fino al 2022).
TAGLIO AL CIMP per il 2020
Approvata anche la riduzione per la Cimp, tassa su pubblicità e insegne, che nel 2020 viene ridotta del 25% su base annua. Il taglio, per quanto il servizio non sia mai cessato nemmeno durante il lockdown, è in considerazione della minore circolazione delle persone e quindi del minor valore della pubblicità per le imprese che pagano il tributo. Lo sconto alle imprese vale circa 1 milione di euro.
SCONTO SULL’IMU a chi riduce l’affitto alle attività commerciali e artigianali
Riduzione sull’Imu per i proprietari di immobili commerciali che applicheranno uno sconto sull’affitto del 30% per almeno 6 mesi. La delibera prevede la riduzione dell’aliquota comunale Imu dall’1,06% allo 0,76% ai proprietari di immobili commerciali che faranno lo sconto di almeno il 30% per almeno 6 mesi consecutivi sull’affitto. La modifica del contratto di locazione deve essere attivata e registrata nel 2020 e deve prevedere la riduzione del canone per almeno sei mesi consecutivi. Inoltre Palazzo Vecchio intende estendere tale agevolazione anche ai proprietari di alberghi che riducono l’affitto ai gestori per almeno il 30% per almeno sei mesi.
In più c’è stato l’azzeramento dell’Imu per il proprietario che è anche gestore della struttura ricettiva (misura nazionale).
Il valore della manovra potrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro.
Questi sconti si aggiungono a quelli esistenti già da prima della crisi Covid per cinema e teatri, esercizi storici inseriti nell’apposito albo e librerie (pagano lo 0,76%).
SCONTO SULLA TARI alle attività rimaste chiuse
In arrivo una manovra da 12 milioni per sconti a quelle attività che hanno sofferto la crisi. Il valore della riduzione, da definire caso per caso, potrà valere dal 20% al 30%. Palazzo Vecchio ha già rinviato al 2 dicembre la scadenza della Tari per le attività economiche rimaste chiuse per decreto legge durante l’emergenza coronavirus e per gli alberghi.
SCONTO SUGLI AFFITTI immobili non abitativi di proprietà comunale
I canoni sono già stati sospesi due volte: prima c’è stata la sospensione di quattro mesi dei canoni (relativi alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno per circa un milione), poi una ulteriore sospensione per altri quattro mesi (fino al 30 ottobre). Adesso Palazzo Vecchio applica l’azzeramento di quattro mesi di canone per le attività che durante il Covid sono state interessate da sospensioni o forti riduzioni. Dopo avere differito il pagamento degli affitti commerciali al mese di dicembre, ora Palazzo Vecchio si appresta a deliberare l’azzeramento di quattro mensilità per le attività che sono state chiuse con il lockdown. Si tratta di attività commerciali; - sedi associative; - spazi per musei -e spazi per attività di formazione. La manovra vale circa 1 milione.
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