Riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica della consigliera regionale M5S Silvia Noferi all'articolo "Toscana Aeroporti alla cons. Noferi (M5S): "Scarsa conoscenza della materia ma grande sicumera giudicatrice".
Risposta a Toscana Aeroporti - Lettera aperta
Dopo aver taciuto per mesi, Toscana Aeroporti finalmente ha parlato.
Non per spiegare qualcosa ma per difendere la sua onorabilità e il futuro dello sviluppo del polo toscano dall’ipotetico spirito persecutorio della sottoscritta nei confronti degli aeroporti in generale.
A dimostrazione di ciò cita il titolo di una mia mozione (titolo che per sua natura è sintetico, non completo) in cui sono addirittura arrivata a proporre la chiusura dell’aeroporto di Firenze omettendo però di dire cosa chiedeva nel merito la mozione e cioè:
“A predisporre l’immediata chiusura dell’Aeroporto Vespucci di Firenze a causa della mancanza delle autorizzazioni previste ai fini della sua operatività in sicurezza almeno fino a quando il Gestore non provvederà alla messa in atto di tutte le prescrizioni precettive, derivanti dal Decreto interministeriale di VIA 0676/2003, e non otterrà la necessaria Conformità Urbanistica ai sensi del DPR 383/1994.
A iniziare una supplementare istruttoria di VIA, integrativa al Decreto 0676/2003 qualora l’aeromobile Airbus A 319 dovesse ancora far parte della fleet mix operativa al momento della riapertura.
A tutelare prima di tutto il diritto dei cittadini, sancito dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo: “Diritto al rispetto della vita privata e familiare e protezione dai rumori molesti” scegliendo di predisporre la chiusura definitiva dell’Aeroporto Vespucci di Firenze.”
Si da il caso infatti che da mesi, risulti introvabile la documentazione che attesti la conformità urbanistica della nuova torre di controllo e di tutte le opere che sono state realizzate dal 1994 ad oggi e soprattutto Toscana Aeroporti non spiega a nessuno come ha fatto ad aumentare i volumi di passeggeri senza osservare tutte le prescrizioni che la Commissione Ministeriale VIA le aveva imposto dal 2003 per poter procedere allo sviluppo.
Lo scandalo dei rifiuti Keu di questi giorni che sono finiti insieme agli inerti usati nelle costruzioni della strada regionale e forse dell’aeroporto di Pisa sono stati pubblicati dai giornali, tanto che è stata presentata anche una interrogazione parlamentare al Ministro Cingolani da un deputato della Lega.
Fa senz’altro piacere apprendere dai giornali che Toscana Aeroporti non ha usato quegli inerti, né su Pisa né nel rifacimento recentissimo della pista di Firenze, d’altra parte l’ingegnere da me citato, non ha avuto remore a dichiarare nel 2016 nel consiglio comunale di Firenze per conto del gestore, che l’Aeroporto aveva aumentato il traffico del 40% rispetto al 2010 addirittura in segno di vanto.
Secondo me non poteva farlo, non senza mettere prima in sicurezza la popolazione e provvedere a realizzare quelle opere come doppi vetri, condizionatori, delocalizzazione di alcune abitazioni ecc. ecc. previste dal Decreto VIA 676/2003, se in questo caso non è il direttore dei lavori, come ho letto su un giornale, pazienza, me ne scuso, ma non è certo un errore da querela.
Invece di perdere energie ad accusare di spirito persecutorio me, l’ingegnere e Toscana Aeroporti dovrebbero spiegare ai cittadini, documenti alla mano, che hanno agito nel loro interesse e il rumore con cui li hanno flagellati per anni in realtà non esisteva.
Nel frattempo, dato che non siamo nell’ambasciata di un paese straniero, ma in paese democratico che consente agli eletti di fare tutte le domande e le interrogazioni che ritiene opportune, la sottoscritta continuerà a farle fin quando non le saranno presentati i documenti mancanti e tutte le minacce di querela diffuse a mezzo stampa si possono considerare solo dei tentativi di intimidazione verso la mia attività politica.
Per la cronaca finora Toscana Aeroporti ha negato l’accesso atti anche ai verbali del cda, nonostante la Regione abbia una quota della Società, rifiuta di presentarsi a relazionare alla Commissione di Controllo della Regione Toscana sul piano industriale, vista la crisi del settore e i 10 milioni di Euro che le sono stati stanziati, inoltre continua a non mostrare i documenti richiesti; forse avrebbe fatto meglio a continuare a tacere.
Silvia Noferi
Consigliera della Regione Toscana
Movimento 5 Stelle
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