Il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, non ci sta più a subire quella che a suo dire è stata una gogna mediatica messa in atto dai soliti mezzi di informazione. L'uomo di mare si sfoga in una dichiarazione rilasciata a Il Giornale e pretende le scuse di tutti.
Attacca a testa bassa e definisce il capitano De Falco un'altra vittima della vicenda "è finito in un terribile gioco più grande di lui e ha provato a “giocare” in modo non corretto. Infatti - continua il comandante - non essendo presente sul posto e, quindi, non avendo il polso della situazione, non è stato in grado di sfruttare a dovere gli unici “strumenti” che, in quel momento, aveva a disposizione: i miei occhi e la mia competenza.
Riascoltate quella telefonata: io cerco di rassicurarlo, e non si è mai visto un naufrago che prova a calmare il suo soccorritore tentando di fargli capire che cosa fare. Quella telefonata peraltro non ha cambiato di una virgola il corso degli eventi. Anzi, se devo dirla tutta, mi sembra assai sospetta".
Francesco Schettino annuncia poi la prossima uscita di un libro di memorie dove racconta la sua verità e ribadisce "Non accetto più di essere massacrato con menzogne infamanti".
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