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arte e scienza

La carica dei 101 intellettuali contro la ricerca di Anghiari: "Fermate i lavori"

Un appello di esponenti del panorama culturale italiano e internazionale e un esposto alla Procura della Repubblica
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Firenze firmato Alessandra Mottola Molfino dell’associazione Italia Nostra per capire se “sono ravvisabili profili penalmente rilevanti”.  Contemporaneamente un appello al Sindaco Renzi e alla sovrintendente del Polo Museale Cristina Acidini sottoscritto dal fior fiore di accademici e intellettuali del panorama italiano e internazionale.

Così una fetta del mondo dell’arte esprime il proprio scetticismo e la propria contrarietà all’indagine che ancora prosegue nel Salone dei Cinquecento per ritrovare, se davvero esiste, il dipinto di Leonardo.

La ricerca è stata avviata una settimana fa da una squadra di professionisti guidati dal professor Maurizio Seracini, che da oltre trent’anni è sulle tracce delle Battaglia di Anghiari e il cui lungo lavoro, promette lui stesso, potrebbe trovarsi a una svolta definitiva.

I risultati fin qui prodotti grazie all’ausilio della sonda endoscopica e della microtelecamera introdotte all’interno di fori nel dipinto del Vasari hanno permesso di repertare materiali di vario genere: solo indizi, per ora, che potrebbero voler dire tutto e niente. Nessuna prova dell’esistenza del dipinto. Ma la ricerca che avrebbe dovuto concludersi il 3 dicembre proseguirà ancora qualche giorno. In tutto sette i fori concessi dalla Acidini in accordo con l’Opificio delle Pietre Dure.

Ed è proprio tale procedura a turbare gli animi di quei 101 tra intellettuali, e storici dell’arte, accademici e non che hanno sottoscritto l’appello che esprime “grande preoccupazione per la sorte dell’affresco di Giorgio Vasari in Palazzo Vecchio, che in questi giorni viene bucato a più riprese nel tentativo di ritrovare quel che potrebbe rimanere della Battaglia di Anghiari di Leonardo. Tra i firmatari nomi illustri come l’Accademico dei Lincei Salvatore Settis; lo storico dell’arte Tommaso Montanari che già nei giorni scorsi aveva espresso sul quotidiano La Repubblica il proprio dissenso; i docenti di Storia dell’Arte Francesco Caglioti e Antonio Pinelli; il direttore del Kunsthistorisches Institut di Firenze Alessandro Nova; Keith Christinsen il curatore capo della pittura europea del Metropolitan Museum di New York ; il direttore dell`Institute of Fine Arts di NewYork Patricia Rubin; Charles Dempsey della Joh Hopkins University; l`urbanista Vezio De Lucia; il presidente dell`Istituto nazionale di Storia dell`Arte Adriano La Regina; lo storico dell`architettura Cesare De Seta; Julian Hardner della National Gallery of Art di Washington DC; Oliver Bonfait docente di storia dell`arte moderna a Digione; Vittorio Emiliani presidente del comitato per la Bellezza; li vicepresidente della sezione italiana del "Comité international histoire de l'art; lo storico e scrittore Carlo Ginzburg.

Il Leonardo li sotto non c’è e il Vasari rischia di essere danneggiato pesantemente: questa le principali convinzioni alla base dell’appello.  

 “Riteniamo del tutto improbabile che Vasari abbia sigillato qualcosa di ancora leggibile sotto un muro” scrivono gli studiosi. “Condividiamo le ragioni dell`esposto di Italia Nostra alla procura e chiediamo al sindaco Renzi e alla soprintendenteAcidini di fermare i lavori e di non riprenderli senza aver insediato un osservatorio terzo, formato da autorevoli specialisti di storia dell`arte del Rinascimento”.

Seracini dal canto suo risponde di non capire il senso di tali polemiche, “ mi sembra siano solo il tentativo pretestuoso degli esclusi di bloccare una ricerca straordinaria. Gli esperti di Sovrintendenza e Opificio delle Pietre Dure hanno dimostrato che i nostri sette piccoli fori nelle microfessure nell’affresco del Vasari non provocheranno danni e ci consentiranno invece di svelare un’enigma che dura da 5 secoli, anche se la Battaglia di Anghiari non si trovasse”. Infine Seracini non esita a definire il tutto come “un attacco demagogico”.

E’ vero altresì che studiosi di chiara fama tra cui alcuni presenti nell’appello sopracitato sono convinti che l’affresco si trovi sulla parete opposta.
Notizia dell’ultim’ora: Renzi relazionerà su Anghiari in apertura di Consiglio.

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