Europa, nel mito ellenico sposa di Zeus e prima regina di Creta. Europa, parola dall’etimo incerto, probabile crasi di eurus e ops. Se così fosse saremmo cittadini di un continente chiamato: Ampio sguardo.
Mi piace pensare che questa ipotesi sia corretta; del resto noi europei abbiamo spesso avuto lo sguardo più ampio di tutti, nel mondo.
Innegabile che il maggior contributo al progresso dell’umanità intera venga proprio dal Vecchio Continente. Fucina di idee ed ideali, di invenzioni e di scoperte. L’elenco potrebbe continuare all’infinito, ma non è un esercizio retorico il fine ultimo di questa mia riflessione.
Guardo all’Europa ferita, scossa. Per la prima volta nella storia non da lotte intestine, non da mire espansionistiche derivanti da spinte imperialistiche, ma da stranieri.
Straniero. Termine ampio, derivante dal latino extraneus (estraneo), che perfettamente definisce coloro che negli ultimi mesi hanno seminato la paura a suon di bombe e di Kalašnikov. Sono stranieri. Da qualunque prospettiva si guardino, perché cittadini di uno stato estero, oppure, anche se partoriti sul suolo europeo, estranei alla nostra cultura.
Al di là di qualsiasi considerazione di natura etnica, religiosa o linguistica, basta un’unica osservazione a confermare - ai miei occhi - l’esser totalmente altro da noi di questi replicanti incapaci di pensare: nessun europeo, a memoria d’uomo, si è mai prestato a fare la bomba.
Nel nostro DNA è insito il gene della ragione che, anche nei periodi più bui e violenti, ha impedito di arrivare ad un tale livello di fanatismo.
La reazione più diffusa quanto inutile agli attentati di Parigi e Bruxelles è la rabbia vendicativa. Tuttavia una guerra asimmetrica, quale è quella al terrorismo, non dà la possibilità di vendicarsi. Possiamo fare qualcosa di più che aggrapparci ad una triviale vendetta, però. Qualcosa da EUROPEI. Ragionare. Allora, basandoci sulla ratio, vero cardine della nostra cultura, diventiamo più forti e più uniti, realizzando finalmente un ideale ancora incompiuto. Una grande potenza nel panorama mondiale.
Gli Stati Uniti d’Europa.
Paolo Sebastiani, avvocato (nessuno è perfetto!), accanito bibliofilo; ama la Storia, che approfondisce insieme a Winston, il suo bulldog inglese. Conduce Elzeviro, in diretta ogni lunedì alle ore 21 su TVR Più (Canale 13 Digitale Terrestre), e Black Baccara in onda su Radio Rosa tutti i mercoledì dalle 17 alle 19.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione