Gli studenti della scuola secondaria di alcuni Comuni della Toscana stanno ancora attendendo i contributi per il rimborso dei libri scolastici erogati con riferimento all’ISEE della famiglia di origine.
“Tra poco meno di un mese le famiglie saranno costrette a spendere per i libri di testo del nuovo anno scolastico 2013/2014 e ancora non hanno visto un soldo per l’anno terminato a giugno – la consigliera Staccioli di Fratelli d’Italia, con i colleghi Donzelli e Marcheschi, si fa portavoce del malumore delle famiglie - Mi domando se l’assessore Targetti sia informato di questa situazione e se abbia intenzione di intervenire per andare incontro concretamente alle esigenze delle famiglie.”
“Sicuramente apprezzabile gli sforzi della Regione e dell’Assessorato per raccogliere i fondi necessari in questo periodo di crisi, - aggiunge Staccioli - però forse, già che si fa politica per il sociale, non si dovrebbe lasciare il lavoro a metà. Non si può pensare che i nuclei familiari possano aspettare più di un anno per ottenere i contributi ai quali hanno diritto e soprattutto dei quali hanno bisogno.”
Nell’autunno del 2012 Stella Targetti, Vicepresidente della Giunta Regionale e Assessore per la Scuola, annunciava che “In un momento assai critico per la finanza pubblica ancora una volta la Regione sceglie di puntare sulla scuola mettendo in campo risorse sui progetti educativi per l’anno scolastico 2012/2013 ”.
Per l’anno scolastico terminato la Regione Toscana, per quanto riguardava il diritto allo studio, (borse di studio e contributi a rimborso dei testi scolastici), aveva disponibili risorse per circa 4 milioni di euro. Col fine di razionalizzare al meglio le scarse risorse disponibili e semplificare le procedure e la tempistica era stata avanzata dai tecnici dell’assessorato regionale all’Istruzione una proposta di “pacchetto scuola” con procedure per assegnare ed erogare i fondi ai Comuni attraverso le Province dimenticandosi, a quanto pare, che le Province sarebbero state soppresse.
Il solito paradosso, i contributi sono bloccati lì, in qualche parte dell’ingranaggio della macchina burocratica.
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