Il singolo “Il gioco” è il brano più trasmesso dall’Fm italiano, per non parlare della classifica degli album, che li vede saldamente al primo posto. Parte con i migliori auspici, venerdì 10 aprile dal Mandela Forum di Firenze (ore 21 – biglietti da 30 a 45 euro – prevendite abituali – info tel. 055.0460993 - 055.667566 - www.lndf.it - www.livenation.it) il tour 2015 dei Negrita, a poche settimane dall’uscita del nuovo album “9”. Dopo i successi di “Dannato Vivere” (premiato con il disco di platino), e del progetto acustico “Déjà Vu” (disco d’oro), l’ultima fatica propone 13 brani che recuperano le radici più rock della band aretina. Volendo sintetizzare con una battuta, si può dire che se negli ultimi anni Drigo, Mac e Pau avevano “rotolato verso sud”, ora hanno scelto di “guidare verso nord”, percorrendo “un’autostrada in fiamme con curve di miele”. Il disco è stato registrato al “Grouse Lodge” (Rosemount, Irlanda) e masterizzato da Ted Jensen allo “Sterling Sound” (New York, Usa). “I nostri dischi precedenti nascono all’insegna di viaggi importanti – spiega Drigo – Questi viaggi ci hanno sempre portato in paesi e territori alternativi rispetto alla scena rock: Brasile, Argentina, Spagna. Qui al Grouse Lodge, in Irlanda, si respira l’aria e l’atmosfera che permeava i dischi che abbiamo ascoltato nell’adolescenza. Qui siamo effettivamente nel cuore del Rock”. Gli fa eco Pau: “Avevamo voglia di tornare alle radici del rock. Da qui la scelta di andare in Irlanda, non certo per abbeverarci musica folk, di cui nel disco non c’è traccia, ma per impregnare ogni senso del sound anglosassone con cui ci siamo formati. E credo che l’atmosfera abbia influenzato positivamente il sound che abbiamo generato: è un album più maturo, forse anche un po’ più “scuro”, con tinte più fosche rispetto ai precedenti”. E questo storico studio (Michael Jackson vi soggiornò per sei mesi, ma vi hanno inciso anche i Muse, i R.E.M., gli Snow Patrol, gli Stereophonics e decine di altri) al centro dell’Irlanda distrazioni ne offre davvero poche: «Attorno c’erano soltanto mucche, pecore e galline. In questo ambiente abbiamo ritrovato l’attitudine della band, suonando spesso in presa diretta e arrangiando i vari brani con un approccio antico”. Questa la tracklist: Il gioco, Poser, Mondo politico, Que será, será, Se sei l’amore, 1989, Ritmo umano, Il nostro tempo è adesso, Baby I’m in love, Niente è per caso, L’eutanasia del fine settimana, Vola via con me, Non è colpa tua. Dopo Firenze, il tour continua l’11 aprile all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna); il 14 aprile al Palafabris di Padova; il 17 aprile al Pala Alpitour di Torino; il 18 aprile al Mediolanum Forum di Assago (Milano); il 21 aprile al Palalottomatica di Roma; il 23 aprile al Pala Giovanni Paolo II di Pescara; il 25 aprile al Palasport di Pordenone.
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