"Firenze bandisce la pubblicità che viola il decoro? Siamo di nuovo ai 'braghettoni', quelli che mettevano agli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina". Oliviero Toscani commenta così la 'clausola etica' inserita nel nuovo piano della pubblicità dalla giunta comunale di Firenze che vieterà, tra l'altro, i manifesti con immagini lesive del decoro. Il pensiero di Toscani, subito, va a quell'artista del '500, Daniele da Volterra, detto appunto il Braghettone, che coprì con vesti drappeggiate e foglie di fico i genitali dell'affresco del Giudizio Universale. "Censori, ipocriti - tuona Toscani che, appresa la notizia pare essersi infuriato - noi stiamo vivendo in un momento di sporcizia ipocrita. Che si vergognino il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il suo assessore alla Cultura Da Empoli. È gente da rottamare, sono giovani sì ma vecchissimi. Sa cosa le dico? Con questo piano Firenze non avrà più l'arte, perchè la pubblicità è anche arte. "Così, oltre che essere una città di bottegai sarà anche una città di m...".. "Il regolamento dimezza lo spazio destinato ai cartelloni (da 31.400 metri quadrati a 15.000) e prevede che "gli impianti pubblicitari e la pubblicità esposta non devono avere contenuto ed immagini rappresentative di violenza fisica o morale, nonchè lesive del decoro, offensive delle convinzioni morali, civili e/o religiose delle appartenenze di genere, culturali e nazionali della persona".
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