Dal caso Moro alle stragi impunite, la storia d'Italia è un groviglio di indizi che spariscono e ricompaiono, di prove perdute e ritrovate, di liste, nomi, pseudonimi, puntini da unire, muri di gomma da scavalcare, matrioske da aprire — per parafrasare Winston Churchill, un grande “rebus avvolto in un mistero all’interno di un enigma”.
Da qui nasce l’idea di Colpo di Stato: un gioco di carte di investigazione storica in cui i si vestono i panni di un gruppo di reporter impegnati a indagare su uno dei più inquietanti, eppure poco conosciuti, tra i “misteri d’Italia”: il tentato “golpe Borghese” del 1970. Colpo di Stato si ispira alle meccaniche degli escape games, in cui i giocatori collaborano tra loro per risolvere una serie di enigmi di osservazione, logica e deduzione; con la differenza, rispetto ai giochi da tavolo “convenzionali” - mercato in crescita del 6% all’anno in tutta Europa (dati Business Wire) - che non si tratta (purtroppo) di fiction ma di un’accurata ricostruzione storica delle nebbie della Prima Repubblica.
A lanciarlo è lo studio di design indipendente di Milano We Are Müesli, che vanta un’esperienza pluriennale nella progettazione di videogiochi narrativi su temi storico-culturali come il docu-game sulla Resistenza Italiana Venti Mesi (2015), e che si è avvalso in questo caso della collaborazione con i public historians Giulio Garlaschi e Riccardo Lichene per la parte di ricerca. Il risultato è un mazzo di 60 carte, per un totale di 22 enigmi, 11 personaggi da scoprire, e numerosi approfondimenti storici che fanno di Colpo di Stato, più che un card game, una vera e propria “inchiesta giornalistica giocabile” — un’originale operazione, per citare due tendenze del momento, a metà tra graphic journalism e applied games (giochi applicati).
La prima tiratura di Colpo di Stato sarà distribuita attraverso una campagna di crowdfunding sulla piattaforma italiana Eppela (www.eppela.com/colpodistato), in partenza l'11 giugno. Colpo di Stato è solo la prima uscita di un più ampio progetto denominato Dewey Rooms, che comprende una serie di escape games di formati diversi - dalle carte, appunto, fino alle escape room dal vivo - accomunati dalla scelta di affrontare tematiche storiche, artistiche, giornalistiche e di attualità attraverso i linguaggi dello storytelling interattivo. Dewey Rooms è realizzato con il sostegno del bando iC-innovazioneCulturale di Fondazione Cariplo.
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