L'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica dell'Aquila con l'accusa di omicidio colposo: a suo carico è stata aperta un'inchiesta parallela a quella che ha portato al processo alla Commissione Grandi rischi. L'iscrizione è avvenuta in seguito alla denuncia presentata venerdì scorso nei confronti di Bertolaso dall'avvocato aquilano Antonio Valentini, dopo la diffusione di una telefonata intercettata all'ex assessore regionale Daniela Stati. Nella conversazione del 30 marzo 2009, il giorno prima della riunione della Commissione Grandi rischi, Bertolaso definiva la convocazione degli esperti «una operazione mediatica» e che la riunione era stata convocata «perchè vogliamo tranquillizzare la gente».
L'intercettazione della telefonata tra Guido Bertolaso e Daniela Stati figurava tra quelle disposte dalla Procura della Repubblica di Firenze che stava indagando sul G8 della Maddalena, su grandi eventi e alcuni appalti e che portò in carcere quattro persone (tra i quali l'ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, e il costruttore romano Diego Anemone) e al coinvolgimento, come indagato, di Guido Bertolaso. Dopo il terremoto, la magistratura fiorestina inviò a quella aquilana una serie di documenti che dettero vigore all'inchiesta della Procura dell'Aquila sul G8 svoltosi nel capoluogo abruzzese e su appalti per la ricostruzione. In questi atti vi era anche la telefonata tra Bertolaso e la Stati, ma non non fu presa in considerazione in quanto non riguardava alcuna delle inchieste avviate dalla magistratura del capoluogo abruzzese. Solo in seguito fu istruito il processo alla Commissione grandi rischi, ma anche in questo caso quella telefonata - ora disponibile anche su youtube - non fu presa in considerazione.
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