Si chiude il 2014, con la valutazione di Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana, ma anche con lo sguardo fiducioso della categoria del commercio rivolto ai prossimi giorni, che vedranno l'aprirsi dei saldi proprio mentre il freddo è finalmente arrivato.
"Il 2014 è stato un anno di lacrime e sudore" afferma Marinoni. "Lacrime perché di ripresa ancora anche quest'anno non se n'è vista l'ombra, sudore perché per mantenere livelli di fatturato al limite della sopravvivenza bisogna darsi da fare il doppio. E non c'è settore che si salvi, la valutazione purtroppo generalmente non positiva è trasversale a tutti settori, a tutte le categorie merceologiche, al commercio come al turismo e ai servizi. Aspettiamo che Renzi o chi per lui metta mano a seri provvedimenti per far ripartire almeno in parte i consumi e contenere la spesa pubblica, unico modo per potersi poi permettere un livello di imposizione fiscale da paese moderno e civile".
Quest'anno le vendite dell'abbigliamento hanno sofferto, oltre che per il perdurare della crisi dei consumi, anche per l'alta temperatura che non invogliava certo all'acquisto di cappotti e maglioni.
La stima di Confcommercio Toscana è una spesa media di 370 euro a famiglia, concentrata soprattutto in scarpe, capispalla e abbigliamento per bambini.
"Le famiglie, che ormai hanno consolidato la consuetudine di attendere i saldi per gli acquisti importanti come giacche, piumini e cappotti, in quest'autunno caldissimo hanno rimandato anche le piccole spese per il rinnovo del guardaroba. Acquisteranno quindi qualcosa in più per i saldi, grazie anche all'anticipazione al 3 gennaio (che abbiamo chiesto e ottenuto per non correre il rischio di partire dopo le regioni limitrofe) e il weekend lungo dell'Epifania, che concederà a molti l'opportunità dello shopping nei giorni festivi e prefestivi. Chi ha rinunciato a regali consistenti approfitterà forse del clima festivo per mettere qualche accessorio o piccolo capo di abbigliamento nella calza della befana".
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