Torna agli arresti domiciliari il maresciallo dei carabinieri fermato il 31 maggio scorso, insieme a un imprenditore della zona del Valdarno, per corruzione, millantato credito e abuso d'ufficio. L'uomo era stato rimesso in libertà il 20 giugno dal tribunale del riesame. Per lui i giudici avevano chiesto la sospensione dall'Arma e il divieto di rientrare nel comune di Figline Valdarno (Firenze). La richiesta di aggravare nuovamente la misura cautelare è stata avanzata al gip di Firenze Antonio Pezzuti dal pm Leopoldo De Gregorio, che sta proseguendo le indagini, dopo la segnalazione di alcuni cittadini che avevano segnalato la presenza del maresciallo a Figline. I suoi legali, gli avvocati Federico Bagattini e David Ermini, hanno annunciato un immediato nuovo ricorso al riesame.
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