Il Consiglio di Stato si pronuncerà il prossimo 5 dicembre sulla questione inceneritore; volenti o nolenti conosceremo le sorti del nostro territorio.
Molto è stato detto e fatto per sensibilizzare gli Amministratori, garanti della salute pubblica. Per questo le dichiarazioni di Nardella “che non ha visto” e del Sindaco di Campi Bisenzio Fossi, che dichiara all’improvviso, non solo di aver visto ma di schierarsi dalla parte di chi è contro l’inceneritore nella Piana, ci lasciano quantomeno perplessi.
Leggendo le dichiarazioni di Nardella, espresse anche in qualità di Presidente della Città Metropolitana di Firenze, si rimane allibiti per la superficialità, la disinformazione interessata e le argomentazioni viziate che mistificano precise indicazioni della Comunità Europea (Risoluzione Parlamento Europeo 24 maggio 2012) nonché le Direttive Europee 2008/98/CE del 19 novembre 2008 e 1999/31/CE del 26 aprile 1999. Tralasciamo poi il riferimento alla sua responsabilità di padre, millantata garanzia che ci riporta ad epoche politiche che pensavamo aver superato.
A Firenze e sulla Piana la nostra posizione è nota da sempre, sin dai tempi dell’ area civatiana all’interno del Pd, tanto che la questione relativa alla gestione virtuosa dei rifiuti e la totale contrarietà agli impianti di incenerimento, è stata punto centrale del programma politico del nostro candidato a Sindaco Iacopo Ghelli.
A Campi Bisenzio Possibile con la sua Consigliera Emanuela Eboli, aveva proposto all'Amministrazione, poco più di un anno fa, una Mozione bocciata da tutta la Maggioranza, sindaco compreso, che nel dispositivo finale impegnava, fra le tante, Sindaco e Giunta a“farsi promotori di un’azione amministrativa congiunta con gli altri Comuni della Piana” che incentivasse il mercato del riciclo, il Porta a Porta esteso a tutto il territorio comunale, la Tariffazione Puntuale, un’azione incisiva in Assemblea ATO e un eventuale studio di fattibilità per una gestione in proprio o associata. In fine la richiesta di una posizione di netta contrarietà all’Art.35 dello Sblocca Italia e l’impegno a perseguire il raggiungimento del così detto obiettivo “Rifiuti Zero”.
Il Sindaco Fossi, in quella occasione, ha avuto l’opportunità di dare una svolta alla gestione rifiuti, opportunità che ha deliberatamente ignorato.
Oggi prendiamo atto della sua riconversione “green”, pur constatando che le sue osservazioni e critiche, in merito alla realizzazione dell’impianto di incenerimento, restano limitate ai soli aspetti tecnico/procedurali e relativa tempistica. Nelle sue dichiarazioni il sindaco PD non rinnega la posizione politica da lui assunta negli ultimi quindici anni e parla di tempi ormai maturi per una gestione dei rifiuti innovativa. Un anno è stato sufficiente a rendere maturi i tempi...o potremmo meglio dire provvidenziali?
Infatti quest’anno a Campi abbiamo la fortuna di andare ad Amministrative e si sa “sotto elezioni si diventa tutti più saggi”. Inoltre dal 27 al 29 Ottobre il nostro Comune ospiterà una tre giorni, organizzata a livello internazionale da Zero Waste Italia, sulla gestione virtuosa dei rifiuti. Ci sono allora ancora margini affinché Nardella e i Sindaci della Piana Fiorentina possano acquisire le informazioni mancanti e approfondire l’argomento, e la speranza che si passi presto dalle dichiarazioni a mezzo stampa ad atti concreti nei tavoli istituzionali . Quello che inoltre è il nostro maggiore auspicio è che l’adesione a Zero Waste non resti bollino di qualità concesso unicamente sulla base di promesse ma che d'ora in poi possa sempre accompagnarsi ad un progetto che ne espliciti con chiarezza l’applicabilità.
Possibile nella sua proposta politica di governo, presentata col suo #Manifesto, ha lanciato la sfida per una rivoluzione ambientale attraverso la conversione ecologica dell’economia. Da un lato il passaggio da un’economia lineare ad una circolare, che punta alla scomparsa del concetto stesso di rifiuto, dall’ altra la riduzione di consumi e di risorse con programmi di efficientamento energetico e investendo sulle energie rinnovabili.
Irene MASCAGNI
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