“Ho ufficialmente comunicato all’ambasciatrice italiana all’Unesco a Parigi, la dottoressa Vincenza Lomonaco, l’intenzione di avviare con il nostro ufficio Unesco la candidatura di tutte le grandi tradizioni popolari fiorentine, con in testa il Calcio storico, all’inserimento nell’elenco del patrimonio immateriale dell’Umanità”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella nel corso della comunicazione in Consiglio comunale sul Calcio storico.
“Insieme al Calcio in costume aggiungeremo lo Scoppio del Carro con il volo della colombina e la Rificolona - ha continuato il sindaco - oltre a molte altre proposte che arriveranno e che selezioneremo con l’aiuto dei nostri ‘storici’ e del mio consigliere alle tradizioni popolari Luciano Artusi”. “Sarà un percorso lungo, ma se dovessimo raggiungere questo risultato sarà un successo non solo per Firenze, ma per la Toscana e l’Italia intera”, ha spiegato il sindaco. Che nel corso del suo intervento nel Salone dei Duegento ha fatto un bilancio dell’edizione 2015 del Calcio storico, ringraziando tutti per il lavoro svolto e per la buona riuscita dell’evento.
“Le nuove regole ci hanno permesso di apprezzare delle partite giocate con un confronto acceso ma senza mai rinunciare alla lealtà e senza che sia mai venuto meno il senso di appartenenza allo spirito del gioco - ha dichiarato Nardella -. È stato un successo unanime che ci ha rivelato quante potenzialità abbia il Calcio storico e che si è tradotto anche in una partecipazione straordinaria di pubblico”.
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