"Mancata trasparenza, procedure bluff che appaiono buffonate da baraccone piuttosto che atti amministrativi, tatticismi politici, rinvii tattici e possibili finti ricorsi legali: e nel mezzo il futuro, sempre più incerto e in bilico, dei lavoratori e delle lavoratrici del mercato ortofrutticolo di Novoli,
del suo indotto e delle attività dei grossisti presenti alla Mercafir e dei rivenditori al dettaglio della Toscana. Tutta colpa dell'improvvisazione del Comune, della voglia di creare caos e confondere le acque mischiando le carte e volendo fare tutto e di furia senza curarsi di tutto ciò che è nel mezzo." Questo il durissimo attacco di Tommaso Grassi, capogruppo in Palazzo Vecchio di Firenze Riparte a Sinistra.
"Se per il Comune le vere priorità fossero la Mercafir e lo stadio nuovo - spiega Grassi - non si sarebbe fatto di tutto pur di non perdere la faccia di fronte ad una proposta che andava contro la pianificazione del Comune e che per esser rimessa in discussione aveva prima bisogno di risolvere il problema principale: dove si mette la Mercafir se si sposta da Novoli? Non si possono far andare come su due binari paralleli entrambe le opere solo per accorciare sulla carta i tempi: che si fa se non si trova un'area per la Mercafir che possa andar bene ai grossisti che hanno il diritto di rimanere almeno fino al 2029 nell'area di Viale Guidoni? Oppure dall'altra parte che si fa con l'area abbandonata dalla Mercafir, sempre se si trova una soluzione alternativa, se a dicembre prossimo la Fiorentina ci comunicherà che il progetto 'nuovo stadio' non si fa più?"
"Hanno ragione - sottolinea Grassi - a definire buffonata la procedura e la spettacolarizzazione dell'apertura delle buste: molto probabilmente non si è presentato l'unico soggetto che possiede un'area che potesse rispondere ai requisiti richiesti dal Comune e per non calare la maschera e fare a pochi giorni dalle elezioni una figuraccia si è preferito rinviare di qualche giorno, casomai a dopo le elezioni, l'annuncio che il bando nonostante le tre offerte non è andato a buon fine. Basta fare una visura camerale delle tre società o leggersi la localizzazione delle aree proposte per fare due più due e capire che nessuno possiede un'area di 15 ettari nell'area settentrionale del Comune di Firenze."
"Si dica, almeno per trasparenza, se tutta questa farsa e questa pantomima servirà per andare a trattativa privata da Unipol, proprietaria dell'area di Castello, e con la scusa di ricontrattare i metri quadrati previsti a Castello e compromessi dall'aeroporto, discutere un nuovo piano che contenga anche la previsione del mercato ortofrutticolo in sostituzione dell'esistente. Così almeno potremmo affrontare il tema con i grossisti e qualora fosse trovato un accordo per lo spostamento della Mercafir discutere del nuovo stadio a Novoli, i cui aspetti da chiarire sono ancora tanti, senza alcun dubbio sulla permanenza sul territorio fiorentino di quello che è un motore economico, un'azienda che ha migliaia di dipendenti tra diretti ed indotto e che Firenze - conclude Grassi - non può in alcun modo perdere."
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione