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mercoledì, 13 marzo 2013 - 08:40
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Radio Toscana - Piazza Duomo

Bonafede - M5S: "Banalità gli 8 punti del programma di governo del PD"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Alfonso Bonafede, neoeletto alla Camera per il Movimento Cinque Stelle, è intervenuto ai microfoni di Piazza Duomo su Radio Toscana.

Queste le sue parole:

 

 

"Preferisco non essere chiamato "Onorevole": noi siamo cittadini deputati. Questo ruolo è una responsabilità che porterò avanti con serietà, responsabilità ed entusiasmo.

 

 

Il rimborso elettorale? Non vedo una mano tesa al PD da parte di Grillo, che è stato chiaro e non dà possibilità di equivoco: noi non intendiamo fare alleanze con nessun partito, come promesso in campagna e come firmato nel nostro codice di comportamento: non possiamo tradire la fiducia dei nostri elettori perché crediamo nella coerenza, che la politica dovrebbe ripristinare. Quella di Grillo è una provocazione importante: in questi giorni, paradossalmente, chi ha la responsabilità dello stallo e della devastazione di questo paese adesso ritiene che le responsabilità debba prendersele il M5S, che per la prima volta mette piede in parlamento. Il PD ha stilato otto punti di una banalità, di una retorica e di una genericità disarmanti: se questi sono i punti di fronte ai quali il M5S "non avrebbe potuto dire di no", mi chiedo quale sia l'idea di Bersani di fare buona politica.

Grillo spiazza Bersani dicendogli di firmare la rinuncia al rimborso elettorale (noi rinunciamo a circa 50 milioni di euro), ma lui continua a tergiversare:iIo sono sicuro che Bersani non firmerà!

 

 

Renzi invece è d'accordo con noi sul finanziamento pubblico? Non cambia niente, se non che la politica farebbe un passo avanti migliorandosi ed avvicinandosi ai cittadini, che non arrivano a fine mese. Detto questo, il momento è serio e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità: noi abbiamo un pregiudizio nei confronti del fatto che i partiti possano fare una buona politica per questo paese, li riteniamo la causa del disastro in cui è precipitato il nostro paese: come potremmo votare una fiducia? C'è inoltre una totale divergenze di programmi, a livello di prospettive economico-finanziare per un paese che ha bisogno proprio su questo fronte. Il PD ha una politica economica, sociale ed ambientale completamente diversa dalla nostra ed in realtà molto vicina a quella del PDL: noi possiamo solo vagliare ogni singolo provvedimento e valutare se è o meno nell'interesse della

comunità, ma non potremmo dare a fiducia nè ad un governo Bersani né tantomeno al governo Renzi, che sta ritornando prepotentemente come personaggio pesante nei salottini della tv, non facendo altro che aumentare il caos. Se Renzi vuole dialogare seriamente non posso che esserene felice e penserei che il Movimento ha contribuito a migliorare la politica di questo paese, ma andremmo comunque avanti ciascuno per la propria strada, rispettandoci.

 

 

Un governo di tipo "Belga"? Anzitutto alle elezioni, in democrazia, si governa con un programma: noi ci rendiamo conto di essere completamente alternativi rispetto quanto c'è stato in Italia fino ad adesso. Noi intendiamo fare un'opposizione seria e proprio per questo pensiamo di poter contribuire a legiferare, come stiamo facendo esemplarmente in Sicilia, dove stiamo abolendo le province e bloccando progetti e finanziamenti deliranti. Certo l'Italia non è la Sicilia, ma siamo sicuri di poter contribuire, se la maggioranza e l'opposizione sapranno confrontarsi civilmente e seriamente sui singoli punti. I picchi di consenso elettorale il M5S li ha dove è riuscito ad entrare effettivamente nelle amministrazioni locali. Vogliamo lavorare seriamente sulle prospettive del nostro paese: il nostro gruppo è compatto e composto da persone serie e fortemente interessate al bene del nostro

paese.

 

 

Il M5S non avrebbe diritto ai rimborsi perché non ha uno statuto? Non è vero: ne avremmo diritto e rinunciamo, come abbiamo già rinunciato quando siamo entrati nelle regioni, come in Lombardia. Beppe Grillo non paga personalmente nulla durante la campagna elettorale, noi siamo finanziati dai cittadini (con un tetto massimo per non farci "comprare" da nessuno); Beppe Grillo, se è ricco, ha guadagnato grazie al suo lavoro a teatro e sono affari suoi: il problema sono tutti coloro che si sono arricchiti facendo politica!

Il movimento, poi, con gli stipendi decurtati, rinuncia in tutto a circa 4 milioni e mezzo di euro all'anno. Siamo molto pressati dalla stampa, ma siamo sereni, in attesa dell'insediamento.

 

 

La situazione del Maggio Musicale Fiorentino? Sono rammaricato e sconfortato: anche lì ci sono responsabilità che continuano a non emergere. Si parla di eccellenze a cui viene inferto un colpo durissimo. Nella vita se si capisce chi è responsabile di un problema se ne può trovare meglio una soluzione."

 

(nella foto: Beppe Grillo durante il suo comizio elettorale a Firenze)

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