Cinquanta opere tra disegni e oli realizzati negli anni tra il 1919 e il 1932, durante il Fascismo: questa la mostra dedicata all'artista fiorentino Ottone Rosai (Firenze 1895 - Ivrea 1957) che, inizialmente in programma ad aprile al Palazzo del Podestà di Montevarchi (Arezzo), slitta per l'emergenza coronavirus al prossimo autunno e si svolgerà dal 25 ottobre al 31 gennaio 2021.
Le opere provengono tutte da collezioni private. Tra queste saranno esposte anche tele del tutto inedite emerse dalle ricerche che Faccenda ha condotto nelle collezioni private e nelle case di chi, in Toscana ma non solo, ebbe rapporti con Rosai o con suoi galleristi o eredi. "Una delle maggiori peculiarità di questa esposizione pubblica - dice Faccenda - deriva dalla riscoperta di una decina di capolavori assoluti di Rosai degli anni Venti e Trenta, tutti provenienti da una raccolta privata romana, presenti alla mostra di Palazzo Feroni, a Firenze, nel 1932 e documentati nel primo volume del Catalogo Generale Ragionato delle Opere di Ottone Rosai, da me curato. Accanto ad essi, le eccellenze più note di un periodo, quello fra le due guerre (1918-1939), che rappresenta l'aristocrazia della pittura e del disegno di Rosai".
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