“A settembre partiremo con i vigili di quartiere, per noi si tratta di un elemento importante di presidio del territorio e di vicinanza ai cittadini". Lo ha detto, ieri, l'Assessore alla sicurezza urbana e alla polizia municipale del Comune di Firenze, Federico Gianassi, al termine di un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi ieri nella prefettura del capoluogo toscano.
"Mapperemo il territorio in diverse zone, una trentina in tutto - ha proseguito Gianassi -, che saranno seguite da agenti sia con servizi fissi che dinamici, per ascoltare i cittadini cercando di dare risposte ai loro problemi". "La funzione sarà quella di presidio del territorio - ha spiegato Gianassi - la polizia municipale non si occupa di azioni antiterrorismo, ma garantisce la vivibilità e il rispetto delle regole".
Rinforzare ulteriormente il già valido sistema di difesa del Centro Storico di Firenze, senza blindare o deturpare la città ed evitando intoppi alla circolazione e mobilità, ma adottando ogni iniziativa utile ad un innalzamento del livello di sicurezza.
E’ questo l’obiettivo del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi nuovamente ieri dopo gli attentati di Barcellona.
Nel corso della riunione, presieduta dal Vice Prefetto Vicario Tiziana Tombesi ed alla quale – oltre ovviamente ai vertici delle Forze dell’Ordine – ha partecipato il Comune di Firenze capeggiato dall’Assessore Federico Gianassi, è stato passato al setaccio il centro storico della città, al fine di individuare le misure più idonee per innalzare il livello di sicurezza degli obiettivi sensibili.
Più precisamente, sono stati messi sotto la lente di ingrandimento per particolari connotazioni logistiche e per presenza di flussi turistici, i seguenti tratti stradali, considerati prioritari: Via Martelli, Via de’ Cerretani, Via de’ Pecori, Via dell’Oriuolo/Piazza del Duomo, Via dei Calzaiuoli, Piazza San Lorenzo, Lungarno Diaz, Piazza Santa Croce.
In questi punti, il Comune già a partire dai prossimi giorni effettuerà degli interventi che disincentivino al massimo il verificarsi di quanto avvenuto purtroppo a Barcellona, acominciare dalle cd. “fioriere antisfondamento”, considerate evidentemente più compatibili dei new jersey dal punto di vista estetico.
Nessuna chiusura totale di strade, anche per consentire la piena fruizione della città da parte dei residenti, dei pendolari e dei turisti, ma dei sistemi che rendano pressoché impossibile ai veicoli di acquisire velocità e di accedere a luoghi particolarmente frequentati.
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