Dormentoni non lo appoggia la maggioranza, eletto grazie ai voti di Fli

"La successione alla presidenza della commissione urbanistica è finita con 12 voti a favore e 9 schede tra bianche, nulle e con altri nomi. Peggio di così il PD non poteva condurre una successione di cui si sta parlando ormai da due mesi e che immaginavamo meglio preparata, se non altro per permettere al nuovo presidente di insediarsi con tranquillità e autorevolezza". E' la dichiarazione congiunta di Tommaso Grassi (Sinistra e Cittadinanza) e Ornella De Zordo (PerUnaltracittà) che così commentano l'elezione di Mirko Dormentoni alla presidenza di una delle Commissioni Consiliari più importanti, quella Urbanistica.

"Mirko Dormentoni, il cui nome era dato per scontato all'interno del suo partito, si è trovato oggi in commissione ad essere presentato non dal suo capogruppo ma da un consigliere di opposizione (Spini), è stato subito dopo disconosciuto da un gruppo di maggioranza (IdV) che ha dichiarato di non essere stato coinvolto nella decisione, e infine è stato appoggiato da un altro gruppo di opposizione (FLI)".

"Troppa sicurezza nel PD e troppe cose date per scontate: evidentemente non è sufficiente ascoltare la voce del Sindaco, dovrà rassegnarsi almeno a comunicare con la sua maggioranza", proseguono Grassi e De Zordo. E per essere ancora più espliciti la De Zordo conclude"Se il candidato non è sostenuto dalla sua maggiornaza, è' evidente che è stato scelto su tavoli diversi".