Una puntata quella di ieri sera dedicata al Referendum del prossimo 12 e 13 giugno con un focus particolare sul quesito che riguarda il nucleare. L'arena di Annozero come sempre è divisa a metà, da una parte dell'emiciclo i sostenitori del nucleare, dall'altra coloro che hanno deciso di rispondere Si al quesito abrogativo che intende eliminare definitivamente il nucleare dall'Italia. Tra gli ospiti, oltre a Daniela Santanchè del Popolo della Libertà, Ignazio Marino del Partito Democratico, Chicco Testa del Forum Nucleare, il professor Franco Battaglia (Università di Modena e Reggio), il direttore esecutivo di Greenpeace Italia Giuseppe Onufrio, anche Adriano Celentano pioniere nella difesa dell'ambiente, dichiaratamente contrario alla scelta del nucleare e perciò tra i primi e più strenui sostenitori del referendum. Proprio a lui il consigliere toscano Pdl Giovanni Donzelli ha rivolto una domanda "diretta e che va giù bella dritta" per usare le parole dello stesso Santoro: "Cosa c'è di così green nel disboscare colline e metterci distese di specchi, cosa c'è di così ambientalista nel distruggere i paesaggi con le pale eoliche?". A questo quesito dal sapore un po' sgarbiano Celentano risponde optando per una terza via, quella della ricerca che studi soluzioni alternative che siano effettivamente meno invasive. Soluzioni che però o non ci sono ancora o sono al momento insufficienti. Donzelli poi ci tiene a specificare che la sua scelta di non andare a votare al referendum è del tutto personale: il Pdl non ha dato indicazioni di voto. Rispondere Si o No è una questione di vita o di morte? A questo il portavoce dei giovani del Pdl risponde con il disastro, tutto italiano, della centrale idroelettrica del Vajont "quella è stata l'unica e più grande tragedia in Europa legata alla produzione di energia elettrica", che nulla ha a che fare con il nucleare. L'intento è chiaro, dimostrare che ad oggi, nessuna forma di produzione di energia può dirsi davvero sicura. Ne ha anche per la questione rinnovabili il consigliere toscano "La verità è che si tratta di un settore con un forte business, gli interventi statali di fatto hanno drogato il mercato".
Guarda il video della Rai con l'intervento di Donzelli
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