Continua la battaglia della Lega Nord portata avanti da Mario Razzanelli contro il progetto TAV e la stazione Foster. Una battaglia la sua, che vede anche la collaborazione del Gruppo consiliare Pdl in Palazzo Vecchio. Infatti oggi in conferenza stampa, al fianco del capogruppo della Lega, anche Giovanni Galli che ha così esordito: "La Tramvia e la Tav sono progetti su cui il Pdl e la Lega hanno le stesse idee. In particolare condividiamo questa battaglia contro il sottoattraversamento e la stazione Foster che desta evidenti preoccupazioni per delle oggettive mancanze a livello documentale". Da tempo gli oppositori al progetto denunciano la mancanza del VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) indispensabile perchè i lavori di scavo abbiano inizio; una mancanza imputabile alle conseguenze che la realizzazione del progetto, così congeniato, avrebbe in termini di danni all'ambiente e agli edifici. Il Presidente della Commissione ambiente della camera dei deputati Angelo Alessandri è intervenuto durante l'incontro del 25 febbraio al Saschall organizzato dal partito della Lega Nord e si è così espresso : "Razzanelli e la Lega Toscana sono venuti a sottoporci il problema qualche mese fa. Abbiamo analizzato il progetto nel suo complesso ed abbiamo rilevato diversi punti critici che vanno evidenziati e sottoposti al Minsitero. Stiamo predisponendo in queste ore una sollecitazione in modo che il Ministero dell'Ambiente se ne faccia carico perchè c'è un problema di VIA per l'impatto ambientale". E ancora "[...] bisogna chiedere a chi sta operando (ferrovie ndr) di fermarsi e rivedere il progetto. [...] la VIA richiesta all'inizio era sul progetto (stazione Zebi ndr) che è slittato per un centinaio di metri rispetto a quello che è diventato il progetto Foster. Variazione che non è stata comunicata alla commissione del ministero. [...] Per la TAV tutto è stato fatto con molta leggerezza perchè nella logica dei grandi progetti di qualche anno fa bisognava farli partire di corsa senza preoccuparsi quali problemi avrebbero comportato. [...] Noi dal punto di vista politico lavoreremo per dare un fermo a questi lavori che ci permetta di valutare ipotesi alternative". Giovanni Galli ci tiene a sottolineare che l'unico ad avere i titoli per fermare i lavori o presentare una soluzione alternativa è il Sindaco Matteo Renzi al quale invece il capogruppo Pdl in Palazzo Vecchio rimprovera di essersi reso complice di una compravendita "svendendo Firenze per 50 milioni di euro". Alle domande dei giornalisti che chiedono se si possa parlare di una vera e propria alleanza tra Pdl e Lega che vada in questa direzione, Razzanelii svela di aver avuto un recente acceso confronto con Giovanni Donzelli (consigliere Regionale Pdl) che invece sarebbe "perchè i lavori della Tav si concludano in fretta". Durissime nei suoi riguardi le parole di Razzanelli che lo definisce "figlio di Matteoli e perciò disposto a eseguire ogni suo ordine. Fu sempre lui - conclude il capogruppo Lega - che boicottò il referendum contro la tramvia". Galli interviene in difesa del collega di partito :"Capisco la sua posizione, è ovvio che se una cosa va fatta e non ci sono più alternative, allora è meglio che la si faccia in fretta. Resto comunque fermo sulla mia contrarietà; indipendentemente da chi mi si presenta davanti".
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