Il canone Rai è una particolare imposta che deve essere pagata indipendentemente dall’uso o meno del televisore. Più precisamente, sono tenuti all’esborso, tutti coloro che possiedono uno o più apparecchi atti (o comunque adattabili) alla ricezione dei programmi televisivi, in modo diretto, oppure in modo indiretto, ovvero mediante un decoder o un sintonizzatore e indipendentemente dall’utilizzo dello stesso. Il dicastero dello sviluppo economico ha precisato che per “sintonizzatore” è inteso qualsiasi dispositivo, interno o esterno, idoneo ad operare nelle bande di frequenze destinate al servizio televisivo. È bene precisare inoltre che il canone citato rappresenta la principale fonte di finanziamento del servizio pubblico, che quasi tutta la popolazione utilizza per intrattenersi quotidianamente. Ovviamente il canone è dovuto una sola volta in relazione a tutti gli apparecchi posseduti dal nucleo familiare.
L’importo del canone Rai è di euro 90 e, onde evitare fenomeni di evasione il legislatore ha previsto il canone rai in bolletta, ovvero, addebitato direttamente sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili decorrenti da Gennaio fino ad Ottobre di ogni anno. Tuttavia, è bene precisare che, nel caso in cui nessun componente della famiglia sia titolare di un contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere pagato mediante il canone F24 entro e non oltre la fine dell’anno. Infine, è possibile effettuare il pagamento del canone rai con addebito diretto sulla pensione. Sempre per quanto riguarda gli anziani, il legislatore ha previsto una vera e propria esenzione dal pagamento applicabile a tutti coloro che possiedono un reddito inferiore ad euro 8000.
Chi non possiede nessun apparecchio televisivo, ma è comunque titolare di un contratto di utenza elettrica, può presentare un’apposita dichiarazione per evitare il pagamento del canone. Più precisamente, si tratta di una dichiarazione di non detenzione, il quadro A della Dichiarazione Sostitutiva pubblicata sul sito ufficiale dell’Agenzia delle entrata. Per poter evitare il pagamento del canone, la suddetta dichiarazione deve essere presentata entro e non oltre il primo luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, in caso contrario, si è tenuti comunque a corrispondere il pagamento. Oggi è possibile presentare la suddetta dichiarazione direttamente online, grazie all’utilizzo di una particolare applicazione web disponibile sull’agenzia delle entrate oppure mediante intermediari abilitati. Ovviamente è possibile presentare la domanda anche in modo tradizionale, ovvero in formato cartaceo grazie al servizio postale.
Nel caso in cui si ritiene che il canone rai precedentemente versato non era dovuto, è possibile presentare apposita domanda di rimborso mediante il modulo pubblicato sul sito ufficiale dell’agenzia delle entrate. Le possibili ipotesi di rimborso sono:
Il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulla fattura per energia elettrica e un altro membro della famiglia ha pagato il canone con diversa modalità;
Il richiedente o un altro componente della famiglia è esente dal pagamento per effetto di legge o convenzioni internazionali;
Il richiedente ha presentato l’apposita dichiarazione di non detenzione di dispositivi televisivi e un altro membro della famiglia, erroneamente, ha pagato il canone.
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency