Dalla Regione Toscana 600 mila euro per formare 'agenti' di innovazione. Le risorse sono messe a disposizione del sistema universitario toscanocon un avviso pubblico nel quale sono elencate le modalita' per poter presentare, entro il prossimo 18 ottobre, progetti di alta formazione e ricerca che si tradurranno in borse di studio a servizio di giovani per i quali sara' obbligatoria una formazione all'estero in modo da imparare dove le esperienze sono piu' avanzate. ''I titolari delle borse - sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca - dovranno diventare esperti soprattutto nel trasferimento tecnologico, in comunicazione e marketing, nelle attivita' di incubazione verso spin-off e start-up. Per vincere la grande sfida di una innovazione capace di far recuperare produttivita' alle nostre imprese, puntiamo dunque sul capitale umano''. Ammesse alla presentazione dei progetti sono le Universita' pubbliche, gli Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale, gli enti di ricerca pubblici nazionali con sedi operative in Toscana. Dopo un periodo di formazione all'estero, i borsisti dovranno svolgere anche un periodo di ricerca in poli di innovazione, incubatori e altri centri, pubblici e privati, attivi in Toscana. ''L'auspicio - aggiunge Targetti - e' che questi 'agenti' mettano a servizio le competenze sviluppate per rafforzare gli atenei nella loro cosiddetta terza missione: non solo le tradizionali (insegnamento e ricerca), ma anche le attivita' che ne facilitino il concreto impegno con societa' e industria''.
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