Ora anche nel Pd si dice No alla tassa di soggiorno per gli studenti

“Sono una risorsa per la città e devono avere lo stesso trattamento dei fiorentini" dice Cecilia Pezza consigliera del Pd a proposito degli studenti universitari fuorisede che alloggiano nelle cosiddette Case per Ferie, 'obbligati' dal 1 luglio scorso a pagare la tassa di soggiorno alla stregua di normali turisti.
A denunciare l'anomalia era stato Il Sito Di Firenze in un articolo del 28 giugno scorso, portando come casi emblematici le residenze Alfa Nuova e Scolopium San Marco. Il tam tam su Internet e tra gli studenti è stato tale che il gruppo universitario CSX-Centrosinistra per l’Università ha deciso di patrocinare la causa e di esporla in una lettera direttamente al Sindaco Renzi e all'Assessore all'Università Cristina Giachi.
La mobilitazione ha riscosso successo, tanto che oggi Cecilia Pezza insieme ai Giovani Democratici raccoglie l'istanza e promette di portarla in Consiglio Comunale.  "L’equiparazione turisti-studenti - dice Raffaele Marras, responsabile università dei Gd di Firenze - evidenzia ancora una volta la necessità di impegnarsi concretamente per il riconoscimento di una vera e propria cittadinanza studentesca in favore di coloro che rappresentano una risorsa stabile e vitale per la città e per il suo sviluppo. [...] Chiederemo un confronto con il gruppo consiliare del PD in Palazzo Vecchio perché bisogna trovare una soluzione al problema. I fuorisede – aggiunge Marras – devono avere gli stessi diritti degli studenti fiorentini".
A rigore di cronaca nelle ore successive al nostro articolo l'opposizione in Palazzo Vecchio sia di destra che di sinistra, rappresentata dal Pdl da un lato e dalla lista civica perUnaltracittà di Ornella De Zordo dall'altra hanno immediatamente raccolto l'appello. Un'interrogazione urgente al Sindaco, l'iniziativa della De Zordo e una richiesta di esenzione 'ad hoc' per gli studenti fuori sede e iscritti all'Università di Firenze invece, la proposta dei consiglieri Cellai, Roselli e Torselli.
Oggi la questione sembra approdata anche in maggioranza che si propone così di correre ai ripari: “Nel regolamento dell'imposta di soggiorno – dice Pezza – sono già previsti casi di esenzione e sono convinta che anche per gli studenti fuorisede possa essere fatta una deroga. Io mi impegno in questo senso: sono sicura che non sarà il PD a ostacolare il sostegno agli studenti, di solito lasciamo questa attività ad altri".